venerdì 14 febbraio 2020

SANTA VIRIDIANA





I VERSIONE DELLA SANTA DEI SERPENTI

IN CUI I SERPENTI SONO UNA MALEDIZIONE

Verdiana si recò poi in pellegrinaggio a Compostella, presso la tomba di S. Giacomo, che insieme a Roma era la grande meta dei pellegrini, specie dopo la perdita definitiva della Terrasanta.

SANTA VIRIDIANA NUTRE I SERPENTI
Ritornata a Castelfiorentino e sentendo vivo desiderio di solitudine e di penitenza, i suoi paesani, per trattenerla vicino, le edificarono in riva all'Elsa, attigua all'oratorio di S. Antonio, una celletta nella quale S. Verdiana rimase reclusa per 34 anni. 

Da una finestrella assisteva alla Messa, parlava con i visitatori (ma non era in clausura?) e riceveva lo scarso cibo (della serie: più ci si maltratta e più il Dio sadico è contento) di cui si nutriva. Insomma aveva una celletta dentro la chiesa, dove pregava, parlava, mangiava e... vabbè.

Attraverso questo spiraglio, secondo una tradizione raccolta pure dai pittori, penetrarono negli ultimi anni della sua vita due serpenti, che tormentarono la santa, la quale, ad accrescimento delle sue mortificazioni (voglio soffrire, Dio quanto mi piace soffrire, datemi un sadico che sono masochista!) mai ne rivelò la presenza.

Si racconta che la sua pia morte, avvenuta il 1° febbraio 1242, venne annunciata dal suono improvviso e simultaneo delle campane di Castelfiorentino non mosse da mano umana. Il culto di S. Verdiana, rappresentata con gli abiti della congregazione Vallombrosana, venne approvato da Clemente VII nel 1533 ed è tuttora popolare in Toscana.



II VERSIONE DELLA SANTA DEI SERPENTI

IN CUI I SERPENTI SONO UNA BENEDIZIONE

DEA MINOICA DEI SERPENTI
In realtà Santa Verdiana scelse la vita di clausura (lasciatemi in pace, non voglio vedere nessuno! Quante volte l'abbiamo pensato, beh, lei l'ha fatto, ma a vita, d'altronde gli psicanalisti non c'erano) fin dalla giovane età, perseguendo l’ideale cristiano dalla propria cella (l'ideale cristiano è una cella? Ma se Cristo girava come un nomade!) della chiesetta di Sant’Antonio, sita nel borgo di Timignano. 

Compagni di cella, dalla fanciullezza alla vecchiaia, per la futura Santa furono due serpenti ed è proprio per questo che ella viene conosciuta come “la santa dei serpenti”. Invece della DEA DEI SERPENTI hanno inventato la SANTA DEI SERPENTI, la Chiesa cattolica non ha vergogna. 

Oh, gli antichi miti, poetici, misteriosi di un mistero che poteva essere svelato, pieni di patos e di significati! Al contrario della Santa dei serpenti, incongruente, misteriosa con un mistero che è un appiccicaticcio inspiegabile, al punto che i serpenti passano nelle leggende da diabolici a divini, ma sempre senza un perchè.

Un episodio, sempre molto misterioso, è quello relativo proprio alla convivenza con i due animali. Uno dei due serpenti, infatti, un giorno uscì dalla cella e venne schiacciato da un carro, ma Verdiana riuscì, in maniera miracolosa, a salvargli la vita, subito dopo i due animali lasciarono la loro dimora e da questo distacco Verdiana comprese che l’ora della propria morte era vicina.



LA DEA DEI SERPENTI

Nella Prima figura in alto Santa Viridiana nutre i serpenti esattamente come facevano le pitonesse, cioè le sacerdotesse di Tellus, nel tempio della Dea Terra, e se il vezzeggiato e coccolato serpente non mangiava o stava male erano cavoli amari, qualcosa di poco piacevole stava per accadere.

MINERVA CON SERPENTE
Ma cari cristiani, qualcosa di vostro ve lo volete inventare? Possibile che la religione cattolica sia tutto un pasticcio copiaticcio appiccicaticcio delle religioni pagane. Che dire: questi ragazzi non si applicano, potrebbero fare molto di più, ma non si applicano, copiano e basta....

Là, fra il Tigri e l’Eufrate, nel Paradiso Terrestre, la donna vinse, appropriandosi dell’energia del serpe primigenio, simbolo delle energie del profondo, l’istinto puro aderente alla terra. La mente artefatta però avanzava come Dio unico, Dio padre senza compagna, il Dio ebraico che ricaccia e calpesta le acque profonde risalenti verso l’acque di sopra. Per il Dio che vuole legge e non coscienza, Eva pecca e si perde. - 

La Dea minoica dei Serpenti ha un micio sulla testa, ma che si sarà messa in testa? Forse ragiona come un gatto, indipendente e misterioso, affettuoso ma mai subalterno. Lei è l'Anima, lei è la Natura, lei è la Donna.

E' tutto qui, il serpente è la coscienza della Terra, è la saggezza del profondo, è l'istinto che ogni essere riceve alla nascita dalla Terra, istinto che gli animali conservano e gli uomini sotterrano in nome della mente condizionata, in nome di un Dio che non ama gli uomini, che li vuole asserviti, malnutriti, isolati e insonni NEL NOME DI DIO.



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