venerdì 15 giugno 2018

I FIGLI CHI LI FA



ANIMA MUNDI

SI DICE:

- Nel Matriarcato gli uomini si facevano dirigere dalle donne in quanto ritenevano che i figli fossero solo delle donne e che lo sperma maschile non c'entrasse per nulla. Poi scoprirono, o divino isight, che anche gli uomini c'entravano qualcosa e allora si ribellarono e impiantarono il potere maschile, cioè il patriarcato. -

Questo ci hanno propinato gli acuti antropologi, nonchè sociologi, nonchè archeologi di ogni tempo.


CI HANNO PRESO PER DEFICIENTI?

La cultura stanziale è frutto della decisione tutta femminile di impiantare una cultura sedentaria di allevamento del bestiame con o senza coltivazione della terra e ciò risale a culture antichissime. Le recenti e straordinarie scoperte archeologiche compiute in Africa meridionale, nella regione del Transvaal, hanno portato alla luce gli insediamenti megalitici più antichi che si conoscano, forse la culla dell’umanità, risalenti secondo la datazione più prudente a 75 000 anni fa; un vero e proprio calendario astronomico che getta inquietanti interrogativi sull’origine della civiltà umana.

Nessuno ha il coraggio di dire che in epoca preistorica esistevano progredite civiltà in grado di costruire cose portentose, società organizzate e matriarcali. Nessuno dice che c'era già un homo sapiens, all'epoca attribuita solo al cromagnon. E con tutta questa civiltà gli uomini non si erano accorti che gli animali nascevano da un maschio e una femmina?

Se avessero creduto che i figli nascevano solo dalle donne avrebbero creduto altrettanto per gli animali, e non vedevano che le femmine rimanevano incinte solo dopo la stagione degli amori?
Ma soprattutto, allevando animali avrebbero dovuto accorgersi che il branco di femmine non restava incinto, e che dovevano avere un maschio per avere i piccoli, e che le femmine si ingravidavano dopo l'accoppiamento col maschio. Erano primitivi ma non deficienti.

Questa fesseria fa il paio con quella di altri pseudo antropologi per cui l'uomo primitivo pregava il sole affinchè sorgesse ogni giorno, per timore che all'improvviso non sorgesse più.
Come dire che i cristiani pregassero il loro Dio di non far scomparire l'universo. Ma il cristianesimo è tardo, si dirà, e noi parliamo di primitivi. Idem, primitivi si ma osservatori e intelligenti. L'universo è dato per scontato per noi come per gli antichi, i bambini non pensano che il giorno dopo non sorgerà il sole, e visto che l'ontogenesi ricapitola la filogenesi, anche il primitivo deve averlo dato per scontato. Non c'è bisogno di scienziati per questo, basta il buon senso.

Il bello è che il pianeta Terra non dovrebbe essere dato per scontato perchè una potente meteora di quelle tantissime che circolano potrebbero decretare la fine in qualsiasi istante, o almeno la fine della vita attuale sopra di essa. Sono morti i dinosauri, potremmo morire anche noi, noi questo lo sappiamo ma chi ci pensa? E figuriamoci gli antichi che non lo sapevano. La vita è sempre data per scontata, ci sentiamo tutti immortali. D'altronde questo pericolo è remoto.

Dunque gli antichi non erano encefalitici e capivano benissimo che il sole sorgeva ogni giorno e che i figli nascevano dall'uomo e dalla donna. E allora vengono due domande:
- Perchè l'uomo lasciava alla donna la guida della tribù o della popolazione.
- Perchè ad un certo punto ha rovesciato la cosa sottomettendo le donne, prendendosi il potere e iniziando le guerre di conquista.

La risposta alla prima domanda è: perchè LA DONNA ERA UNA GUIDA MIGLIORE DELL'UOMO.

La posizione gerarchica più elevata viene riconosciuta ad un individuo/animale da parte degli altri membri del branco, poichè questi ha dimostrato avere le maggiori abilità e capacità, e che abbia anche ad un legame di sangue con gli altri.

Il capobranco assegna ad ognuno il ruolo più adatto, suddivide le attività, e gestisce le risorse. Se il cibo è carente prima mangiano i cuccioli poi il capobranco poi gli altri. Se c'è cibo sufficiente si mangia tutti insieme. Questo in natura, in cattività tutto cambia ed è snaturato, come se si volesse studiare il comportamento umano partendo dalle carceri.

Da sempre, la donna faceva da capobranco. Le statue della grande madre iniziano nel paleolitico, cioè da subito, come dimostra la donna scolpita in avorio di mammut, in Francia, al Museo dell’Uomo. Ecco l’archeologo Grahame Clark (Societies prehistoric - 1965 sulle prime statuette della preistoria:

Le figurine femminili si trovano frequentemente in tutto il vasto territorio tra i Pirenei e la valle del Don, estendendosi a sud fino all’Italia settentrionale. Anche se alcuni esemplari risalgono al magdaleniano (10.000 ac.), la maggior parte di esse appartiene all’epoca gravettiana (20.000 ac.), e fa pensare che fra l’Europa orientale e l’Europa occidentale esistesse una vasta comunità di tendenze, tanto nel campo psichico che in quello tecnico. Le figurine stesse, alte solo pochi pollici, erano intagliate in avorio, in lignite o in diverse pietre: calcite, ematite, oolite, serpentino, talco e steatite. Ma una figurina proveniente da Dolni Vestonice, in Moravia, era modellata in un materiale simile all’argilla e cotta fino al punto da raggiungere una considerevole durezza. ” -

Il capobranco nella mentalità mentalista (cioè maschile) è il più forte e aggressivo, ma è come dire che un generale debba essere il soldato più forte e più abile, mentre deve conoscere tutto sulla milizia e sulla strategia.


La donna aveva più fiuto per evitare i pericoli, scegliere la via più facile e più sicura, scegliere i luoghi più ricchi di riparo e di cibo, stabilire i ruoli nella marcia badando anzitutto al riparo dei cuccioli. La mentalità mentalista è quella che sacrifica le femmine e i figli più deboli perchè per sopravvivere è necessario combattere. Per la mentalità animista (femminile) è necessario trovare abbondanza di cibo, clima areato, boschi per legna con il minor danno possibile ed erbe per curare da malattia e ferite.

Johann Jakob Bachofen, uno dei più grandi autori della ricerca sul matriarcato, fu contrastato come lo fu Darwin, perché il matriarcato e l’evoluzione dalla scimmia intaccano gli schemi della superiorità del maschile e dell'intera razza umana.

Dunque di chi sono i figli? Delle donne, se fossero stati affidati ai maschi l'umanità si sarebbe estinta. Vi sono animali in cui il maschio collabora con la femmina al nutrimento e la crescita dei figli: L'UOMO NON E' TRA QUESTI.

Nella razza umana chi gestisce i figli è la donna. Gli uomini protesterebbero: loro vanno a lavorare e procurano i soldi per allevare i figli. Cioè impediscono alle donne di lavorare o almeno le pagano meno degli uomini, parliamoci chiaro:
GLI UOMINI NON VOGLIONO CHE LE DONNE VADANO A LAVORARE
e sapete perchè?
PERCHE' POTREBBERO INNAMORARSI DI ALTRI UOMINI
e sapete perchè?
PERCHE' SANNO DI NON ESSERE AMATI DALLE LORO MOGLI
e sapete perchè?
PERCHE' CON LE MOGLI SI COMPORTANO MALE.
e sapete perchè?
PERCHE' GLI UOMINI NON SANNO STARE NELLA REALTA'.

Gli uomini sono I GRANDI EVASORI della realtà, 
per questo non sanno stare con le mogli,
non sanno stare coi figli, 
non possono entrare negli ospedali,
non possono avere a che fare coi morti,
avete mai sentito di un uomo che veste un morto?
Sicuramente no, sono le donne a farlo, perchè hanno più contatto con la vita e la morte, cioè con la realtà.

Gli uomini evadono: 
- sul lavoro, parlando di lavoro,
- aldifuori del lavoro parlando di calcio,
- parlando di fica, 
- parlando di politica, 
- stop.

Le donne: 
- fanno la spesa, 
- accudiscono i figli, 
- cucinano, 
- lavano, 
- cuciono, 
- fanno le pulizie di casa, 
- curano chi si ammala, 
- parlano con maestri e professori a scuola, 
- aiutano i figli a studiare.

Gli uomini fanno... lavorano e basta, perchè a casa sono stanchi, tanto stanchi, sempre stanchi. A casa non fanno nulla, sono handicappati.

Ma torniamo a noi: - "Analisi comparative di stile e tipologia ci danno un orientamento cronologico: sembrano indicare una straordinaria multi-millenaria persistenza della figura femminile steatopigica, una madre primordiale che accompagna il genere umano dal pieno Paleolitico superiore al Neolitico. Le fasi più antiche hanno chiari raffronti con le figurine del Paleolitico superiore europeo ed asiatico, in particolare con le cosiddette "veneri" attribuite alla cultura aurignaziana, alcune delle quali hanno oltre 30.000 anni
(Z. A. Abramova, 1990). -

A - Ma 30000 anni fa è preistoria no?

B - Il Paleolitico inferiore va dal 600.000 al 150.000 a.c.
- I più antichi focolari risalgono a 600.000 anni fa a Dimini in Grecia, 
- 400.000 anni fa a Nizza (Torre Amata), 
- a Vetesszollos in Ungheria, 
- a Chu-Lou Tien in Cina e così via. 
Insomma 600.000 anni fa l'essere umano aveva scoperto il fuoco per scaldarsi e cucinare. 
Dal 50.000 al 10.000 a.c. il paleolitico superiore dove compare l'homo sapiens fonte di tutte le razze oggi esistenti. Il culto dei morti prevedeva un corredo funebre e comparvero le prime statuette di Dee della fertilità, bassorilievi di donna o di animali, 30.000 anni fa è preistoria.

A - Insomma erano un po' civili... -

B - Più di quanto pensiamo: una volta udii lo scultore Manzù dichiarare il suo stupore di fronte alle pitture della grotta di Altamira, gli era inconcepibile che tale forma artistica non avesse alle spalle una solida civiltà, ma erano altri tempi, oggi si comincia a capire che questa civiltà c'era, che almeno 30000 anni fa gli uomini già avevano un pensiero simbolico, una progettazione e un mondo emotivo che desideravano esprimere. -

Si dice che Eva mangiò la mela 5 minuti prima di Adamo, e che quei 5 minuti il maschio non li abbia mai recuperati.
La donna conosce il figlio nove mesi prima dell'uomo, perchè per nove mesi se lo porta in grembo, e quei nove mesi l'uomo non li ha mai recuperati nè, giustamente li potrà recuperare.
Per cui la paternità non sarà mai la maternità.

"DONNE, RICORDATE CHI FOSTE"



1 commenti:

Marika Vecchiattini on 21 marzo 2019 alle ore 15:35 ha detto...

E' tutto così vero che ho le lacrime agli occhi...

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