domenica 9 dicembre 2012

LA VERA STORIA DELL' UMANITA'



LA PIZIA SACERDOTESSA DELLA DEA TERRA

* "Celebro Ecate trivia, 
amabile protettrice delle strade,
terrestre e marina e celeste, 

dal manto colore del croco, sepolcrale, 
che convive con le anime dei morti,
figlia di Perse, amante della solitudine, 

superba dei cervi,
notturna protettrice dei cani, 

regina invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve, 

senza cintura, imbattibile,
domatrice di tori, 

signora che custodisce le chiavi del mondo,
abitatrice dei monti, 

guida, ninfa, nutrice dei giovani,
della fanciulla che la supplica 

di assistere ai sacri riti,
benevola verso i suoi devoti 

sempre con animo gioioso."

(da anonimo II sec.)
Ecate Trivia, Diana Triforme, e tante altre, perchè tutte le Grandi Madri avevano tre volti, ognuna era una e trina.
Ecate era Dea degli inferi, ma sulla terra era Diana cacciatrice, e nei cieli la Dea Luna. Dunque Dea del cielo, della terra e degli inferi. Dea di tutto ciò che vive, dagli animali agli uomini e alle piante, e di tutto ciò che muore e va ad abitare negli inferi.

Lo sapevano le sue sacerdotesse, come la Pitia, o Pizia, o Pitonessa, la vaticinante della Dea, che seduta sull'antico tripode, dipinto di bianco, di rosso e di nero, comunicava la voce della Dea.

Se oggi il Dio del mondo è un Dio Padre, un tempo era la Dea Madre, unica e sola, senza marito, che partoriva per "partenogenesi", senza concorso del maschio, partorendo Dei, umani, animali e piante. Lei stessa era il mondo, e nulla era aldifuori di lei. Il che significava che "tutto il mondo era sacro".



LA FALSA STORIA

Quella che si legge nei libri di scuola non è la vera storia dell'umanità, quello che fanno vedere nei documentari in TV, o al cinema, quello che scrivono gli archeologi e gli antropologi non è la vera storia dell'umanità. Soprattutto si fa finta che prima della storia, cioè quando gli uomini iniziarono a scrivere, il genere umano fosse idiota al punto da trascorrere un milione di anni a scheggiare pietre come un nevrotico compulsivo.

Invece sono esistite antichissime civiltà dove chi guidava un popolo era re ma derivava il suo potere da una sacerdotessa regina. In queste civiltà i figli minori contavano più dei figli maggiori, l'anno iniziava col risveglio della natura, cioè in primavera, le guerre erano proibite perchè tutti erano sacri in quanto tutti figli della Dea. In quei tempi  si coltivava l'arte e il benessere del popolo, e gli uomini ascoltavano le donne e le interrogavano sul destino e sul modo di costruire le cose.



LA FALSA PREISTORIA

La più antica immagine della Grande Madre, madre di Dei ed uomini, risale a 30.000 anni fa. Nell'8000 a.c. cioè 10.000 anni fa, si conosceva già la geometria, si contavano gli anni e le stagioni, si costruiva in mattoni crudi, si conosceva l'arte di costruire i pozzi, i canali e le dighe per l'acqua che doveva dissetare la terra e gli esseri viventi.
L'antica Dea era una e trina, e non si passava la cosa come un mistero sacro, perchè tutti sapevano chi fosse la Dea, che non stava sul monte o tra le nuvole, esattamente come la nostra mente oggi. La Dea era la MADRE NATURA: colei che dà la vita, dà il nutrimento per crescere, e dà la morte riaccogliendoci nel suo ventre, ecco spiegata la Trinità:NASCITA CRESCITA E MORTE COESISTONO NELLA STESSA DEA, CHE NON E' BUONA E NEPPURE CATTIVA... LEI E'..



VITA, CRESCITA. MORTE

Ecco svelato dunque il mistero della SS. Trinità, o almeno quello che il cattolicesimo spaccia per un mistero, dove c'è un Padre, un Figlio e uno Spirito Santo, ma dove nessuno partorisce perchè non c'è un grembo femminile. Il maschile se non s'incontra col femminile è sterile. Anche il femminile non produce se non c'è il maschile, ma oggi il femminile manca spesso anche nelle donne, figuriamoci nei maschi.

ECATE
Nella preistoria si inventò di tutto:
  • a scolpire e a dipingere, 
  • a fare segni e ideogrammi, 
  • si inventò il calendario, 
  • ma anche l'erpice e la vanga,
  • e a coltivare la terra,
  • e a conoscere i tempi per seminare e per raccogliere, 
  • e a produrre i cereali,
  • a coltivare la vite e a produrre il vino,
  • ma pure a produrre la birra, o l'acquavite o qualsiasi bevanda inebriante,
  • a porre i semi nei magazzini per la semina dell'anno dopo,
  • e l'arte di fare i vasi, 
  • e di dipingerli, 
  • di costruire le barche e le navi, 
  • e il telaio, il fuso e l'arte della tessitura, 
  • ma pure l'arte di costruire le capanne e le case,
  • di costruire i tetti,
  • e l'arte di curare con le erbe, e i fiori e le radici,
  • e l'arte della divinazione, ma soprattutto
  • il contatto con la Dea, possiamo chiamarla ispirazione, trance, possessione, ma se non se ne ha paura si chiama magia.
Per 25000 anni i popoli hanno interpretato il mondo attraverso il sentire e la magia.
Per 5000 anni il patriarcato ha interpretato il mondo attraverso il pensare e la scienza.

Noi benediciamo la scienza, ma quando si sostituisce il pensare al sentire, cioè quando la mente lavora senza sentire, senza essere a contatto coi sentimenti e con il puro istinto, allora la scienza diventa "ossessiva" e soprattutto "distruttiva", ed oggi spesso lo è.



GLI DEI IN TERRA

Si narra che un tempo gli Dei fossero sulla Terra accanto agli uomini, è vero. Perchè un tempo gli Dei stavano in terra, poi si sono spostati sui monti (ad esempio sull'Olimpo), poi sono spariti oltre le nuvole, come nel cattolicesimo, islamismo, induismo ecc.

Questo accadde perchè seguì il distacco della nostra mente dal nostro istinto, abbiamo staccato la testa dal corpo, tanto è vero che ci sentiamo esistere solo dalla testa, anzi all'altezza della fronte, mentre l'intelligenza dovrebbe pervadere tutto il nostro corpo.

Noi non siamo più un corpo che ha una mente, ma una mente che ha un corpo. Sapete perchè? Perchè non siamo più capaci di sentire, perchè abbiamo perduto l'istinto. Anzi, l'istinto non sappiamo neppure cos'è, pensiamo che sia la voglia di fare sesso o di mangiare o di aggredire gli altri. Ma quello non è istinto, è compulsione.



LA PERDITA DELL'ISTINTO

Nelle società patriarcali l'istinto è diventato un "basso Istinto", e come tale un po' disprezzato. Sapete perchè? Perchè quello non è l'istinto, non ha niente a che vedere con l'istinto, esattamente come un cavallo castrato, bendato e costretto a vivere dentro una gabbia se lo liberiamo un attimo impazzisce, ma non per questo è malato, perchè malato è invece chi lo tormenta.

Anche prima il nostro istinto maltrattato era pazzo solo che non ce ne accorgevamo, ma se ci arrabbiamo e socchiudiamo la gabbia ci accorgiamo che esce fuori in modo incontrollato e distruttivo, e anche nel sesso spesso è distruttivo. Noi non governiamo l'istinto, noi lo cacciamo via e se sfora le nostre barriere è l'istinto che governa noi, ma è un istinto cieco e distruttivo. E allora?



QUEL CHE VOGLIAMO DIMOSTRARE

In questo blog vi dimostreremo che molto di quel che ci hanno raccontato sulla preistoria, sulla protostoria e sulla storia E' FALSO. Porteremo prove in quantità, dimostrando che:
LA GRANDE DEA DEL 22.000 A.C.
  • Le prime civiltà le hanno costruite le donne.
  • Che le donne hanno capacità di percepire l'invisibile mondo più dei maschi, per cui il vero sacerdozio è femminile.
  • Che l'uomo ha stimato e adorato le donne per circa 25000 anni, lasciandole a capo della religione e della giustizia. Che le donne non li hanno per questo dominati ma hanno lasciato ampio spazio agli uomini di governare e amministrare, diventandone le illuminate e ispirate consigliere.
  • Che per paura della libertà sessuale delle donne gli uomini hanno condannato spesso al disprezzo le donne che si prostituiscono.
  • Che l'uomo ha inventato la pornografia perchè ha insudiciato e proibito il sesso come naturale manifestazione dell'istinto, per paura di subire il fascino femminile.
  • Che il razzismo verso l'omosessualità, la transessualità, e qualsiasi altra forma di sessualità vissuta con rispetto tra due o più esseri alla pari è maschile e mentale, così come lo è qualsiasi altra forma di razzismo, verso stranieri, verso le donne, verso opposti partiti politici, verso altre razze o verso altre religioni.
  • Che spesso gli uomini, per dimostrare l'inferiorità delle donne le hanno relegate in casa, hanno tolto loro tutti i diritti, hanno loro impedito di studiare perchè erano più manipolabili da ignoranti.
  • Che hanno loro impedito di manifestare qualsiasi attitudine artistica per paura che potessero competere con loro, proibendo loro di suonare, cantare, declamare i loro versi o i loro scritti, e perfino di recitare sostituendole piuttosto con maschi castrati dagli stessi maschi. Notevole no? Per paura di subire il fascino femminile i maschi castrano i maschi. E ciò non è considerata follia.
  • Che hanno loro impedito il ruolo di sacerdotesse, semmai lasciando un ruolo segregato e servile nei confronti dei sacerdoti.
  • Che hanno impedito il loro ruolo naturale di maghe, di profetesse, di guaritrici e di ispirate spesso perseguitandole, torturandole e bruciandole sui roghi per paura che riacquisissero l'antico potere.


IL MASCHILE E IL FEMMINILE

Ma soprattutto, se la donna non riacquista il suo ruolo femminile, nemmeno l'uomo raggiunge il suo ruolo maschile, cioè virile e coraggioso. Oggi le donne pongono i maschi su un piedistallo, poi si sposano e restano deluse, perchè scoprono che l'uomo non è quell'essere forte che doveva proteggerle, perchè invece è un bambino, che in casa spesso non sa cavarsela, che non sa nemmeno badare a se stesso, che ha bisogno di una moglie madre che gli cucini altrimenti non lo ama abbastanza, e che gli dica in quale cassetto stiano i calzini.

Ma anche le donne non sono vere donne, aspirano al marito e ai figli come se questo stato potesse rassicurarle, per poi accorgersi che in realtà la famiglia agognata diventa una galera. Così le donne nubili guardano con invidia quelle sposate, e quelle sposate guardano con invidia quelle nubili.
La femminilità e la mascolinità sono un'altra cosa, e gli antichi conoscevano entrambe, cosicchè noi lo spiegheremo a voi, con la speranza che porti un po' di consapevolezza.

Sul tempio della Dea Terra, a Delfi, era scritto: CONOSCI TE STESSO. Poi, come  racconta Plutarco nei suoi "Misteri Delfici", il tempio venne distrutto e accanto vi si costruì il tempio di Apollo, che si fregò le Pizie, il tripode e pure l'Onphalos della Madre Terra.
Poi sul tempio di Apollo venne scritto "Conosci te stesso", ma non aveva più senso, perchè gli uomini avevano sostituito il pensare al sentire, e quel rimuginio lo chiamarono "filosofia", e al senso della comunità o comunione tra i mortali sostituirono la legge. La legge civile fu un bene, quella dell'anima fu un male. Sostituirono la legge alla conoscenza e gli Dei abbandonarono la terra.

SE NON MI IMMERGO NON MUOIO, MA NEMMENO VIVO



21 commenti:

La rete delle reti on 25 gennaio 2015 alle ore 14:25 ha detto...

Grazie per il tuo interessante lavoro.. :-) e benvenuta nella rete delle reti dell'attivismo femminile e femminsita:
http://retedelledonne.org/component/mtree/%20/antropologia-e-matriarcato/10986-matriarcato-matriarchy?Itemid=

Abyss@Dota2Clarity on 17 febbraio 2015 alle ore 19:10 ha detto...

Sto veramente leggendo con piacere i tuoi articoli. Quel tocco di ironia che spunta in faccia alle verita´ imposte li rende ancora piu´ godibili. Nel corso dei miei studi di filologia germanica ho trovato tanti spunti interessanti sempre in materia di "distorsioni patriarcali" e infiniti collegamenti risalenti alla piu´ antica storia. Davvero non ci si finisce mai di sorprendere dinanzi alla miserevolezza del genere umano. Ed e´ davvero sconvolgente lo scoprire di essere state alleavte nella menzogna e nel sopruso, tutto in nome del potere.

Anonimo ha detto...

Molto interessante!

Unknown on 20 giugno 2015 alle ore 23:17 ha detto...

Bellissimo articolo !

Anonimo ha detto...

Sto da 3 anni con la mia compagna. stiamo benissimo. Lei è una maestra. Ma è molto religiosa e credente e tutte le volte che cerco di farle capire che il cristianesimo è la conseguenza di tante religioni antiche pagane, mi scontro con un muro. E neanche cercare di dimostrarle come la Chiesa abbia tolto i diritti alla donna di occupare i ruoli a lei ancestralmente idonei non serve. Questo blog mi sarà utile per cercare di informarla. Grazie

Unknown on 17 settembre 2015 alle ore 15:34 ha detto...

I tuoi articoli sono veramente molto interessanti ed utili, grazie di cuore!

L.Meredith on 22 dicembre 2015 alle ore 00:22 ha detto...

Fantastico sito! Sono arrivata qui per caso seguendo il link da "romano impero" e ne sono entusiasta! Brava, ottimo lavoro!

Unknown on 3 febbraio 2016 alle ore 23:16 ha detto...

Interessante, chissò se ci sono anche uomini che leggono queste parole.

Atlanticus on 2 marzo 2016 alle ore 16:16 ha detto...

Me lo auguro anche io... che ci siano uomini che leggano e che comprendano queste parole... e che agiscano per migliorare loro stessi e il mondo che ci circonda

Defcon70 on 9 aprile 2016 alle ore 23:29 ha detto...

Pur comprendendo che c'è una guerra in corso da 5000 anni, suggerirei un approccio meno ideologico. Volentieri vorrei un mondo più femminile ma non sono sicuro che questo possa accadere riprendendovi il ruolo di "maghe, profetesse, guaritrici e ispirate"

Giulia on 1 maggio 2016 alle ore 19:42 ha detto...

Beh, in alternativa puoi tenerti i preti, hanno il vizietto della pedofilia però sono seri....

Anonimo ha detto...

Interessante sito!

SuperDeinos on 8 febbraio 2017 alle ore 17:09 ha detto...

Pensa che l'abito della Madonna di Loreto in parte simile a quello di Britomarte abbia una ascendenza proprio da questa? Magari il luogo dove è ora il Santuario era un luogo di culto dell'antica Dea?

Simon on 20 febbraio 2017 alle ore 19:34 ha detto...

Questo blog è pieno di conclusioni affrettate sulla natura dell'uomo e della donna. In particolare si tende ad affermare che la natura delle donne impedisca loro di fare agli uomini ciò che essi hanno fatto a loro. QUesta teoria (che accomuna sociobiologi e femministe radicali) non solo non è corroborata da prove sussistenti ma è anche contro-provata dal ruolo che le donne, in numerose delle società matriarcali, hanno nel trattamento dei nemici catturati. Gli Irochesi (di società matriarcale) ad esempio torturavano, facevano a pezzi e mangiavano i prigionieri di guerra. Le donne partecipavano entusiasticamente a queste torture mortali, schernendo i prigionieri legati, toccando loro i genitali con bastoni roventi, urlando per avere dei pezzi della loro carne quando alla fine morivano e venivano tagliati per essere mangiati. Perciò dubito fortemente che la mancanza del matriarcato abbia qualcosa a che fare con ipotetici freni femminei alla crudeltà e alla ferocia. Nel momento in cui gli uomini monopolizzano armi e capacità di combattimento armato le donne si trovano prive di mezzi per umiliarli, degradarli e sfruttarli, in un'immagine riflessa del patriarcato. E' la mancanza di potere, non di mascolinità a impedire di capovolgere la situazione a loro favore. E' stato notato come la guerra, ha creato spesso nelle società tribali le condizioni che portarono alla matrilocalità, ponendo anche limiti alla possibilità delle matrone di sottomettere gli uomini senza sostituirli sui campi di battaglia. FONTI: Divale 1974 per la teoria sulla matrilocazione e la guerra esterna. Cfr. Hayden, Deal, Cannon e Casey p458 Diffusione della guerra fra gli Irochesi: Gramby 1977 Matrone irochesi: Brown 1975. trigger 1978. Natura femminile: Di Leonardo 1985; Salter 1980; Pierson 1987. Tupinamba: Staden 1929. vedi M. Harris 1985 p. 211 sgg. per una descrizione della tortura dei prigionieri di guerra presso gli irochesi.

Giulia on 7 agosto 2017 alle ore 13:24 ha detto...

Questo lo ha scritto un prete che raccontò molte balle, devo ritrovarne il nome. Gli antropologi successivi l'hanno smentito smaccatamente.

Sonia Serravalli on 19 gennaio 2018 alle ore 11:56 ha detto...

Ciao! GRAZIE DI CUORE. Mi trovi d'accordissimi. Mi sto per buttare in un progetto al femminile e se posso ti coinvolgerò!
Mi spiace non poter copiare alcune porzioni di testo per poter citare il tuo blog... A presto.

Unknown on 9 agosto 2020 alle ore 17:11 ha detto...

Trovo questo blog in una ricerca su Santa Venera. Mi dispiace che gli articoli non siano firmati, quindi mi rivolgo ad un Essere Innominato, sperando che sia umano.

Cara Entità e/o caro Spirito.

Rimango stupito dalle tante coincidenze di vedute. Diciamo che sono d’accordo al 99% su quanto ha pubblicato.

Quindi parlo solo di quell’1%: il nome del blog, in contrasto stridente col suo contenuto.
Contesto con tutta la forza possibile la parola “matriarcato”.
Per pigrizia, lo faccio con una citazione.

« “Matriarcato” ? Una cavolata a-sso-lu-ta!
Il Patriarcato è la Legge & l’Ordine di una oligarchia di padri, fratelli, cognati che prosperano all’ombra di un patriarca che non è il padre ma il Padrone, in Cielo come in terra.
Quando dei sociologi del secolo XIX notarono numerosi statuine di donne molto prospere, immaginarono correttamente che un’altra civiltà potrebbe essere stata fondata su una Regola diversa da quella del Patriarca. Quale Regola? Lo ignoravano, ma la regola della simmetria, applicata dalla loro vanità, produsse un’immagine speculare del Patriarcato. La chiamarono Matriarcato.
Fu un errore. Ma di più: fu una gaffe, e peggio: fu una bassa manovra per battere di nuovo l’Antica Dea offrendole il gladio del Patriarca affinché si suicidasse. E le pseudo femministe s’impossessarono di quella spada.
Quel matriarcato sfila sulla musica militare del Patriarca, al passo dell’oca. Il genere non ha nulla a che vedere nella questione. Una spada rimane una spada, qualsiasi mano la brandisca. Quel matriarcato è un Patriarcato femmina. Fa parte del sistema Patriarcato come il Primo Ministro Ombra fa parte di quel che fu un sistema democratico ammirevole (fino al pasticcio del Brexit). Il gioco della bisbetica e del domatore è tipico di Westminster come di un sistema meno democratico chiamato Patriarcato.

Per capire la civiltà precedente, bisogna studiare la vita sociale della api: la Regina non è “la capo”. Nelle società pre-patriarcali, si trovano molti riferimenti all’Ape. Il suo valore di totem è in armonia con i dati zoologici perché i nostri antenati passavano il loro tempo ad osservare la realtà. Anni fa, abbiamo scritto una rêverie, un saggio sognato ad occhi aperti sulla vespa vasaia: due milioni di anni fa, la Vasaia Volante iniziò a modellare vasi di terra; più di recente, diventò Dea Maestra per la Donna Vasaia. (3)»

Tratto da “Nostra Signora Dea & Il femminicidio degli Eroi”, disponibile in italiano, inglese e francese su un sito accademico di San Francisco: https://independent.academia.edu/JeanSantilli

L’autore, che non firma per rispetto dell’anonimato vigente, gradirebbe essere contattato per uno scambio d’idee con l’entità spirituali di questo blog. Al link citato, si trovano info di contatto che, ad oggi, hanno permesso un dialogo molto fertile con lettrici / lettori preparati da 143 paesi,.
Nell’attesa, l’entità scrivente manda cordiali saluti e un sincero ringraziamento per un’opera notevolissima.

AlexandrosXIII on 25 aprile 2021 alle ore 17:39 ha detto...

Bellissimo articolo. Letto tutto d'un fiato.

Anonimo ha detto...

Antiche civilta' con figli minori preferiti ai maggiori e senza guerre, con sacerdotesse regine in capo? Ed esattamente che fonti avete per provare l'esistenza questo tipo di civilta', che per vostra stessa ammissione non produceva storia scritta?

Perche' la venera di Willendorf è un po' poco per sostenere questo genere di castello, e questo anche SENZA commentare sulla supposta esistenza di energie magiche che negli ultimi cento anni di metodo scientifico è sempre stato impossibile verificare.

Mi sembra un po' tutto una fantasia giovanile.

misteri tra arte mito e simbolo on 23 febbraio 2023 alle ore 12:36 ha detto...

Sito straordinario, facilissimo da consultare e con spunti di approfondimento veramente accattivanti. Da fruitrice per le mie ricerche ed articoli avrei piacere di citare gli autori dei vari articoli oltre che il sito. Come fare?

Mekos ha detto...

Interessanti ed acute riflessioni. Vorrei saperne di più delle origini, nella Dea Venere, del culto della prostituzione sacra, cioè se era una pratica di concezione spirituale matriarcale o materiale patriarcale, grazie.

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