L'ULTIMA CENA |
LA VIA SENZA TESTA
Qualcuno la definì "La Via senza testa": per gli alchimisti, ma solo quelli meno intelligenti, era la "Via Umida", mentre per i maschi c'era la "Via Regia", Ovvero la "Via Secca", intendendo con via umida o secca la via con o senza sentimenti.
Povero Freud, lui che si è affannato tanto a dimostrare che le nevrosi derivano da potenti rimozioni, e rimozioni di che? Dei sentimenti naturalmente, ma i maschi devono sempre respingere le emozioni ritenute roba da donnicciole.
La testa in realtà non sarebbe la mente ragionante, ma la mente elucubrante, quell'insieme di norme e di difese che abbiamo accumulato fin da piccoli attraverso ciò che il mondo ci ha trasmesso, come sapere e come esperienze.
Di certo non si può togliere la testa con la testa... la mente non può vincere la mente, per farlo occorre sviluppare una coscienza che sappia discendere nelle tenebre.
L'affresco di cui sopra si trova nel convento di S. Antonio a Rivello in Calabria raffigurante, secondo la chiesa, la metafora di S. Francesco che decapita il Vescovo, rappresentante della Chiesa corrotta in quel tempo.
Figuriamoci, Francesco dovette implorare il Papa per 12 anni per ottenere il riconoscimento dell'ordine, rischiando che se non veniva riconosciuto poteva pure finire al rogo.
Pertanto che Francesco avesse parole o gesti contro la Chiesa corrotta non solo non risulta ma è sicuramente falso. E' vero che ci provò Savonarola ma è anche vero che finì sul rogo, e altrettanto averebbero fatto a Francesco.
Credo che la testa che il santo taglia sua proprio la sua, e penso che l'autore della pittura la sapesse lunga sulla via interiore da seguire, o per esperienza personale o per sentito dire.
Dunque la Via Femminile è una Via senza testa è non è affatto passiva come scrivono tanti pseudostudiosi con pretese di esoterismo. Infatti venne spesso vista come la Via della Mano Sinistra, mentre la Via della Mano Destra sarebbe quella maschile.
Questa distinzione è profondamente vera, ma non è affatto vera la descrizione che se ne dà.
LA VIA DELLA MANO SINISTRA
La Via Della Mano Sinistra non è il Satanismo, non è Magia Nera, nè tanto meno insegue la liberazione dalle costrizioni del bene per operare il male a suo piacimento. E' vero invece che persegue la "Felice Liberazione" ma chi è felice non può fare male agli altri, perchè non lo desidera.
Una via così, di satanismo e magia nera non potrebbe essere che maschile. Delle vie conosciute appartennero alla Via della Mano Sinistra solo Il Tantrismo (ma quello originale antico) e il Taoismo, perchè appunto non furono religioni, ma vie di conoscenza. Infatti il libro del tao fece una discreta rabbia allo pseudo esoterista Iulius Evola, convinto della superiorità del maschile del femminile, cioè della superiorità della mente sull'anima.
Ci possiamo tranquillamente aggiungere i Sacri Misteri (almeno quelli arcaici) e di moderno ci potremmo un po' aggiungere, per quanto oltremodo romanzata, la Via del Guerriero di Carlos Castaneda, che da quello che scrive si comprende che diverse esperienze interiori le ha fatte davvero.
Sono vie che sembrano non avere nulla in comune tra loro, e invece hanno la ricerca della verità senza accontentarsi della cosiddetta verità rivelata, non per diventare simili a Dio, come è stato scritto, ma per rientrare in quel mondo divino da cui la nostra mente ci ha separato.
Ed ecco l'ultima cena con la santa Maria Maddalena che bacia il piede di Gesù. Sul tavolo c'è un granchio e uno scorpione, i due segni zodiacali: cancro e scorpione, la Porta della vita, il cancro, e la Porta della morte, lo scorpione.
Sotto il tavolo un gatto e un cane, il francescano e la Maria Maddalena, vestita riccamente che poggia il volto sul piede del Maestro.
Che c'entra la Maddalena?
E perchè accanto a lei, in terra, c'è una preziosa brocca d'acqua?
Perchè se non c'è il femminile l'Opera non si compie, se non c'è l'acqua il fuoco non serve.
Molti pittori cercarono di trasmettere nelle loro opere i segreti della Via Femminile, e naturalmente lo facevano nelle opere pittoriche religiose, praticamente le uniche ammesse.
Non esiste una via interiore senza il femminile, non esiste una via religiosa senza il femminile, anzi la Via interiore o la Via religiosa sono ambedue femminili.
IL FEMMINILE CAMUFFATO DA MASCHILE
Essendo le antiche via di saggezza tutte femminili, naturalmente furono volte al maschile, spesso però mantenendone i tratti, affinchè il pubblico non risentisse troppo del cambiamento.
METOPA DELL'ATHENAION DI SIRACUSA |
Così tutto ciò che è femminile diventa maschile, il mondo l'hanno inventato i maschi, le Vie esoteriche l'hanno inventate i maschi, le civiltà le hanno inventate i maschi.
Si dovrebbe credere che il Dio Apollo, divinità bellissima, fosse uno splendido maschio, ma stranamente è quasi sempre femmina o femminilizzato.
Essendo sua sorella Diana la Luna, ed essendo stati partoriti gemelli da Latona, i due dovrebbero rappresentare il femminile e il maschile perfetto.
Invece Apollo ha quasi sempre un volto da fanciulla, tantochè in un'erma sembra una Dea.
Eppure le divinità antiche rappresentavano anche immagini femminili poco accoglienti, come la Gorgone qua sopra, la metopa dell'Athenaion di Siracusa, dove la Dea rappresenta il divenire, la caducità delle vite, ovvero la morte, e in ciò appare terrifica.
Datrice di vita, generosa, lattifera e salvifica, ma pure mortifera. Questo era il suo divino mistero, Una e Trina. Non ricorda la svastica indiana nel suo eterno girare senza sosta?
Ma negli aspetti benefici la Dea era bellissima e pertanto così raffigurata e adorata, un maschio non avrebbe fatto lo stesso effetto, per cui uscì fuori una specie di androgino cui gli uomini vollero dare la spiegazione della riunificazione del maschile col femminile, e quindi un maschile effeminato.
Ma Apollo non aveva nulla di femminile nel carattere. Era anzi un duro maschile che stuprava ninfe e donne, o si vendicava con dardi portatori di peste che scagliava impietosamente sui mortali.
La Dea gestiva i serpenti e Apollo invece uccise il serpente pitone, quello sacro alla Dea Terra, lasciandolo essiccare al sole.
Infatti è un Dio che essicca, che toglie i sentimenti, che illumina ma dissecca, come fa la mente quando si stacca dai sentimenti.
Ed ecco che Apollo uccide l'istinto che il serpente rappresenta, ma tuttavia ha guance tonde, viso ovale, labbra piene e talvolta perfino il seno.
Non disdegna in certi casi un ampio vestito femminile finemente panneggiato, e scollature femminili e pettinature raccolte sulla nuca con lunghi ricci biondi che gli discendono sulle spalle.
E' proprio una bella fanciulla.
LA VIA PER DONNE E PER UOMINI
La Via del Femminile è dunque così non perchè sia interdetta agli uomini, la via è per tutti gli uomini di buona volontà, che abbiano il coraggio però di affrontare la loro parte femminile.
In verità non sono stati mai molti, almeno lo presumo perchè ho conosciuto qualche donna "liberata" ma mai un maschio. Dunque la via del femminile è la Via della Joni, mentre quella del maschile è la via del Lingam, ma il Lingam (pene) crea solo dall'esterno, mentre dall'interno crea solo la Joni.
Questa statuetta minuscola ha quasi 25.000 anni e all'epoca la via del femminile già esisteva ed era l'immagine della Dea che l'ispirava, una Dea ben nutrita e prolifica, madre di tutti i viventi.
All'epoca le donne insegnavano agli uomini, insegnavano a conoscere la divinità della natura, a onorare la natura e gli animali che erano costretti ad uccidere.
A quel tempo gli uomini le ascoltavano, ora invece ascoltano solo la loro testa, e nella testa si sentono vivi solo se hanno un potere sugli altri.
Così oggi i due sessi si cercano per amarsi, ma non si trovano, e se si trovano sii accorgono di non amarsi, e di nuovo sono infelici.
Un femminile o un maschile esterno non potranno mai colmare dentro di noi il maschile o femminile interno che manca. Maschile e femminile si cercano ma non si amano affatto, hanno tanto bisogno l'uno dell'altro ma non si amano.
Sulla Terra oggi le donne odiamo gli uomini e gli uomini odiano le donne, hanno bisogno l'uno dell'altro, ma si odiano. La donna odia l'uomo perchè lui la opprime e nessuno può amare chi l'opprime.
L'uomo odia la donna perchè la vorrebbe possedere per non dipendere da lei.
Ma in realtà l'uomo dipende dalla donna molto più di quanto la donna dipenda dall'uomo.
Infatti ogni bambino o bambina dipende molto di più dalla madre che non dal padre.
E ogni maschio e ogni femmina ricerca nel partner una madre, che naturalmente non trova mai.
Finchè l'uomo non riconoscerà il valore animico della donna l'umanità resterà rozza nelle leggi e nell'anima.
Ma per farlo egli deve riconoscere la donna come superiore nell'anima, mentre l'uomo non è superiore nell'intelletto perchè lo usa per soffocare la donna all'esterno e la sua anima all'interno.
Terra, donna e anima sono la stessa cosa, e chi riesce a guardare dentro se stesso lo scopre.
Essendo sua sorella Diana la Luna, ed essendo stati partoriti gemelli da Latona, i due dovrebbero rappresentare il femminile e il maschile perfetto.
Invece Apollo ha quasi sempre un volto da fanciulla, tantochè in un'erma sembra una Dea.
Eppure le divinità antiche rappresentavano anche immagini femminili poco accoglienti, come la Gorgone qua sopra, la metopa dell'Athenaion di Siracusa, dove la Dea rappresenta il divenire, la caducità delle vite, ovvero la morte, e in ciò appare terrifica.
Datrice di vita, generosa, lattifera e salvifica, ma pure mortifera. Questo era il suo divino mistero, Una e Trina. Non ricorda la svastica indiana nel suo eterno girare senza sosta?
Ma negli aspetti benefici la Dea era bellissima e pertanto così raffigurata e adorata, un maschio non avrebbe fatto lo stesso effetto, per cui uscì fuori una specie di androgino cui gli uomini vollero dare la spiegazione della riunificazione del maschile col femminile, e quindi un maschile effeminato.
Ma Apollo non aveva nulla di femminile nel carattere. Era anzi un duro maschile che stuprava ninfe e donne, o si vendicava con dardi portatori di peste che scagliava impietosamente sui mortali.
La Dea gestiva i serpenti e Apollo invece uccise il serpente pitone, quello sacro alla Dea Terra, lasciandolo essiccare al sole.
Infatti è un Dio che essicca, che toglie i sentimenti, che illumina ma dissecca, come fa la mente quando si stacca dai sentimenti.
Ed ecco che Apollo uccide l'istinto che il serpente rappresenta, ma tuttavia ha guance tonde, viso ovale, labbra piene e talvolta perfino il seno.
Non disdegna in certi casi un ampio vestito femminile finemente panneggiato, e scollature femminili e pettinature raccolte sulla nuca con lunghi ricci biondi che gli discendono sulle spalle.
E' proprio una bella fanciulla.
LA VIA PER DONNE E PER UOMINI
La Via del Femminile è dunque così non perchè sia interdetta agli uomini, la via è per tutti gli uomini di buona volontà, che abbiano il coraggio però di affrontare la loro parte femminile.
In verità non sono stati mai molti, almeno lo presumo perchè ho conosciuto qualche donna "liberata" ma mai un maschio. Dunque la via del femminile è la Via della Joni, mentre quella del maschile è la via del Lingam, ma il Lingam (pene) crea solo dall'esterno, mentre dall'interno crea solo la Joni.
Questa statuetta minuscola ha quasi 25.000 anni e all'epoca la via del femminile già esisteva ed era l'immagine della Dea che l'ispirava, una Dea ben nutrita e prolifica, madre di tutti i viventi.
All'epoca le donne insegnavano agli uomini, insegnavano a conoscere la divinità della natura, a onorare la natura e gli animali che erano costretti ad uccidere.
A quel tempo gli uomini le ascoltavano, ora invece ascoltano solo la loro testa, e nella testa si sentono vivi solo se hanno un potere sugli altri.
Così oggi i due sessi si cercano per amarsi, ma non si trovano, e se si trovano sii accorgono di non amarsi, e di nuovo sono infelici.
Un femminile o un maschile esterno non potranno mai colmare dentro di noi il maschile o femminile interno che manca. Maschile e femminile si cercano ma non si amano affatto, hanno tanto bisogno l'uno dell'altro ma non si amano.
Sulla Terra oggi le donne odiamo gli uomini e gli uomini odiano le donne, hanno bisogno l'uno dell'altro, ma si odiano. La donna odia l'uomo perchè lui la opprime e nessuno può amare chi l'opprime.
Ma in realtà l'uomo dipende dalla donna molto più di quanto la donna dipenda dall'uomo.
Infatti ogni bambino o bambina dipende molto di più dalla madre che non dal padre.
E ogni maschio e ogni femmina ricerca nel partner una madre, che naturalmente non trova mai.
Finchè l'uomo non riconoscerà il valore animico della donna l'umanità resterà rozza nelle leggi e nell'anima.
Ma per farlo egli deve riconoscere la donna come superiore nell'anima, mentre l'uomo non è superiore nell'intelletto perchè lo usa per soffocare la donna all'esterno e la sua anima all'interno.
Terra, donna e anima sono la stessa cosa, e chi riesce a guardare dentro se stesso lo scopre.
1 commenti:
Interessante spunto questo tuo post. Io ho conosciuto un uomo che segue la Via Femminile ma ahimè fa quello che tu scrivi nell'ultima parte del post, come molte patriarchi ha rubato alle donne spacciando per sua questa nostra via. Quando scrivi ci sono donne che odiano gli uomini, e uomini che odiano le donne, avrei da farti un appunto. In passato odiavo gli uomini ora odio la loro ideologia patriarcale e non loro perché mi appare stupido odiare una persona, ma intelligente odiare un ideologia perché quest'ultima è frutto di una cultura, invece (per contro) gli uomini odiano le donne e le vie femminili, quindi entrambe le cose, in virtù del ragionamento con il cervello, anzi delle loro elucubrazioni patriarcali appunto.
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