PANTHEON SUMERO |
Nella mitologia sumera LAMASHTU è un demone femminile sterile apportatrice di febbre. E' la figlia di ANU, da lui stesso cacciata sulla terra a causa della sua malvagità. Insieme all'UTUKKU, è demone rapitore di bambini:
"Se un neonato al seno di sua madre trema di paura e non smette di piangere la figlia di Anu lo ha prescelto".
Si accompagna ad altri demoni quali l'AKHAKHAZU e il LI' BU.
Sicuramente è una trasposizione della Dea sumera e babilonese Lilith, anch'essa caduta in disgrazia e trasformata in demone.
Si accompagna ad altri demoni quali l'AKHAKHAZU e il LI' BU.
Sicuramente è una trasposizione della Dea sumera e babilonese Lilith, anch'essa caduta in disgrazia e trasformata in demone.
Ella è maledetta e non ha pietà e non risparmia nessuno, né uomini, né animali, né abitazioni. Un po' come Lucifero, Luxfero, la portatrice di luce (latino: lux = luce, fero = porto, cioè "porto la luce"), ovvero Venere sotto forma di stella lucente (la prima stella del mattino, il pianeta Venere), è diventata un diavolo.
- ha il volto pallido come quello di un cadavere,
- le cola bava dalla bocca,
- la testa è simile a quella di un leone,
. la testa è per metà con la pelle e per metà scorticata,
- la testa è umana con lembi di pelle che si staccano e pendono,
- la testa è un teschio umano,
- ha per piedi zampe di uccello, come le Arpie, del resto anch'esse antiche Dee,
- ha per piedi zampe di uccello, come le Arpie, del resto anch'esse antiche Dee,
- il corpo è peloso,
- il corpo è glabro,
- ha i denti e le orecchie di un asino,
- ha il membro di una pantera.
- urla con suoni terrificanti,
- ruggisce come una fiera,
- tiene dei serpenti nelle sue mani,
- ha i seni nudi costantemente morsi da un cane nero e da un maiale.
LILITH |
"attacca sette volte l'addome della partoriente ed uccide il bambino".
La LAMASHTU è desiderosa di maternità ma è sterile; vorrebbe allattare ma i suoi seni sono aridi. Strano, un demone che desidera un figlio mostra dei sentimenti, ma davvero è allora così cattiva?
Un esorcismo veniva pronunciato per infondere potere a un amuleto protettivo contro l'attacco del demone chiamato con i suoi sette nomi:
Un esorcismo veniva pronunciato per infondere potere a un amuleto protettivo contro l'attacco del demone chiamato con i suoi sette nomi:
- "Figlia di Anu",
- "Sorella delle divinità delle strade";
- "Clava che fende il cranio";
- "Colei che provoca l'infiammazione";
- "Divinità dal volto ceruleo";
- "Adottata da Ishtar";
- "In volo con gli uccelli del cielo".
- "Straniera" di origine Elamita o Gutea.
I suoi simboli sono l'asino e la barca con la quale naviga lungo il fiume degli inferi ma anche oggetti tipicamente femminili come lo specchio, il pettine ed il fuso. Ella è la trasposizione di Lilith, altro demone femminile.
L'ESORCISMO
Negli esorcismi della LAMASHTU si eseguiva un rituale diviso in tre parti e si recitavano tredici scongiuri. Gli incantesimi erano pronunciati dal sacerdote officiante sopra le singole membra del bambino seguendo un determinato schema.
Si ordinava alla demone:
- di volare via come un uccello del cielo,
- di andarsene come un asino selvatico di montagna;
- di ritirarsi nel deserto a prendere cervi e stambecchi al posto dei bambini;
- le si augurava di calzare sandali;
- che le venisse dato un otre per dissetarsi;
- che fosse portata al di là de mare e dei fiumi e ivi legata.
Nell'esorcismo il sacerdote invocava gli Dei della vita affinché il Dio An, impietosito da tutte le lamentele della Dea Aruru, Signora protettrice delle nascite e dei bambini, desse ordine che la demone fosse portata via e "intrappolata" nei "luoghi marini".
Veniva raffigurata in una statuina d'argilla con accanto gli arnesi sacrificali:
- dodici pani,
- varie vivande,
- acqua di fonte
- un'immagine di cane nero.
Per tre giorni questo piccolo altare doveva rimanere vicino al capo del malato.
La sera del terzo giorno la statuetta veniva portata fuori e spaccata con la spada.
Quindi la si seppelliva nell'angolo di un muro circondandola con della pasta di farina.
La sera del terzo giorno la statuetta veniva portata fuori e spaccata con la spada.
Quindi la si seppelliva nell'angolo di un muro circondandola con della pasta di farina.
Oppure si poneva l'immagine della demone dentro una navicella, costruita dallo stesso sacerdote, insieme all'immagine di due cani bianchi e due neri.
Il tutto era poi affidato alle acque di un fiume che scorresse verso Occidente.
Il tutto era poi affidato alle acque di un fiume che scorresse verso Occidente.
Il bimbo ammalato veniva unto con un particolare miscuglio di:
- burro,
- terra tolta dalle porte dei templi,
- diverse erbe,
- grassi di varia origine
- pece.
Il suo letto veniva circondato con farina o con un impasto di acqua e farina cui si dava la forma emblematica di un simbolo della divinità protettiva..
Per proteggere la donna incinta si appendevano sul suo corpo diverse pietre di diverso colore, spesso in pasta vitrea, e in particolare una nota come "Pietra del parto".
Altri tipi di amuleti venivano ricavati dai denti di asino e di maialino. In particolare è molto noto l'amuleto definito "Placca degli Inferi" appartenente alla collezione del Declercq (acquistata in Siria nel 1789). Si tratta di una placca in bronzo che porta sul rovescio il demone Pazuzu e sul diritto quattro simboli magici con al centro la figura della Lamashtu.
Il demone è rappresentato come un mostro dal corpo di leonessa e dalla testa di donna che stringe un serpente in ogni mano mentre due animali, un cane ed un maialino succhiano le sue mammelle.
Poggia il ginocchio destro sulla schiena di un asino, sdraiato in una barca con la prua e la poppa terminanti rispettivamente a forma di serpente e di toro.
In altri amuleti è sovente rappresentata con in mano il pettine e il fuso, simboli della femminilità
LILITH BABILONIA |
LILITH IL DEMONE
E' una figura della mitologia ebraica, antecedente al Talmud babilonese, che si crede derivata dal demone femminile (Lilitu) della religione mesopotamica, citato nei testi cuneiformi di Sumer, Akkad, Assiria e Babilonia.
Il termine ebraico Lilith o Lilit ( "la noturna", o "la civetta") si trova in Isaia, nei Rotoli del Mar Morto e nelle iscrizioni magiche ebraiche del VI secolo ac in poi, dove Lilith è un terribile demone femminile.
Nella tradizione orale ebraica, vedi "I miti ebraici" di Robert Graves, Lilith diventa la prima moglie di Adamo, la seconda sarà Eva, e viene cacciata da Dio perchè, lamenta Adamo, nell'amplesso sessuale vorrebbe stare "anche" sopra.
Ohibò, Jahvè è scandalizzato, il suo unico figlio maschio viene spodestato da una femmina che osa fare sesso stando sopra di lui?
Mica sempre... ogni tanto! Ma Dio non sente ragioni, o almeno non quelle femminili, e adirato scaccia Lilith dal paradiso terrestre e la confina nel deserto insieme alle belve, "coperta di sputo e di sangue". Così la bellissima Lilith perde la sua avvenenza e si trasforma in demone.
Certo al povero Adamo non gliene va bene una, già fa una faticaccia per riuscire ad avere un'erezione, poi la bella pretende pure di stare sopra, ma allora non ha capito niente. L'uomo riesce ad avere un'erezione a patto che la donna si mostri docile e sottomessa, se lei invece prende addirittura l'iniziativa e pretende di stare sopra come un maschio... no no... non se ne fa niente!
A proposito sapete perchè il maschio spesso fatica ad avere un'erezione? Perchè in realtà lui non sta facendo sesso con l'amata ma con la mamma, e quanto ci tiene che l'amata gli faccia da mamma, ma il fatto è che la mamma ha potere sul figlio per cui erezione addio.
Però se l'amata è prona e sottomessa lui si dimentica che ha un potere di madre e riesce ad avere l'erezione, ma se si mette sopra chi comanda è lei! Questo non può essere! Dicevamo che gli è andata male poverino, perchè Eva, la seconda moglie, è vero che sta sempre sotto, però si mangia la mela e gliela offre per giunta, e chi gliel'ha data la mela? Il serpente, simbolo e immagine della Grande Madre, non ci si salva, dove c'è il serpente c'è la Grande Madre.
E così stavolta dal Paradiso Terrestre vengono cacciati tutti e due, così si imparano a mangiare il frutto dell'Albero della Conoscenza. Dovevano restare beatamente ignoranti, ma era così difficile da capire? Al Dio Padre, come del resto alla Chiesa cristiana, l'istruzione non piace.
Cosa fece la Chiesa quando prese il potere alla caduta dell'Impero Romano? Fece chiudere tutte le scuole, assolutamente tutte, e si che ce n'erano di scuole, pubbliche e private. Pensate che anche gli schiavi dovevano andare a scuola. Per forza che si perse il latino e vennero i dialetti, nessuno studiava più, tutti analfabeti, tutti meno i preti, che però studiavano il Corano... ossps, scusate, studiavano la Bibbia (ma la differenza è minima).
LILITH LA DEA
Ma via, non siamo così ingenui da non capire che Lamashtu, ovvero Lilith, o Lilitu che dir si voglia, era una Grande Madre, relegata a demone dal maschilismo degli invasori indoeuopei.
Nel bellissimo rilievo babilonese la Dea sta nuda in piedi graziosamente eretta su un leone biteste, simbolo del divenire, cioè presente e passato, siamo nel mondo della ciclicità.
NIKE |
Ella è affiancata da due civette, uccello notturno che vede nel buio, per cui è assunto a simbolo della Dea, come l'etrusca Mnerva. la romana Minerca o la greca Athena.
Vedere nel buio significa riuscire a guardarsi dentro, il famoso "conosci te stesso" che imperò nel matriarcato, sostituito dal "segui le regole del Dio Padre, ovvero della chiesa e andrà tutto bene"
Ella è assolutamente nuda, cioè vera, e tiene nelle mani i due serpenti, nè più nè meno della Dea cretese con le poppe di fuori, beh sono passati parecchi secoli e la Dea ora è un po' più castigata.
Inoltre ha un cappello di serpenti sulla testa, il copricapo è simbolo di potere, ma anzichè oro o argento ha il serpente, l'animale che più aderisce alla terra per il suo corpo strisciante privo di zampe.
La Dea è munita di ali, artigli e rostri da uccello, un po' come le Arpie, che un tempo erano tre ed era la trinità della Grande Madre, anche loro naturalmente diventate malefiche.
Ella ha le ali perchè è corpo ma è anche anima, è terra ma è anche aria, è la Natura ma anche il suo Spirito invisibile. E non aveva le ali anche Nike, la Titanessa dei popoli Preelleni, passata poi a Dea Olimpica presso i Greci prima e i Romani poi?
La Nike è simbolo di Vittoria, era lei a incoronare i vincitori, infatti la natura vince sempre, perchè gli animali e tutte le sue creature viventi passano e muoiono, ma lei resta. Gli uomini pensano di poterla sottomettere, e si danno da fare parecchio per distruggerla, un po' come fanno con le donne, ma la natura non è donna, è Femmina Immortale.
Nel Tao è la "Femina Misteriosa" tutta da scoprire, in quanto nessun uomo ha mai alzato il suo velo, nessun uomo, è vero, ma qualche donna invece si.
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