martedì 1 settembre 2015

ODDIO, ANCORA LA DEA DEI SERPENTI! 2/2


LA DEA CRETESE
E chi è questa tizia con le poppe di fuori (e che poppe!) con un costume degno di una dama dell'800, la veste larga e lunga fino ai piedi, con balze e pieghe, col busto avvitato da un corsetto attillato che mette in evidenza i seni, che ha i capezzoli dipinti, con un cappello in testa dove si muove sinuosamente un serpente, con un gatto sulla testa (ma talvolta è una civetta), che impugna due guizzanti serpenti.

"Oddio i serpenti che paura!" Lamentano le donne.. e talvolta anche gli uomini. Ma Lei non ne ha paura, lei li gestisce.

"Ma il serpente è viscido che schifo!"
Niente di più falso, il serpente è chetinoso, come le unghie. Viscido è il membro maschile bagnato di sperma... con cui talvolta viene confuso. Forse vi fa schifo altro...

Costei è la Dea Cretese, la Britomarti. Il mito narra che Britomarti diventò una delle compagne di Artemide, la Dea della caccia, correva con lei, le teneva i cani e creò le reti per cacciare.
Minosse, re di Creta, desiderava ardentemente Britomarti. Questa però fuggì in un bosco pieno di querce, ma l'altro per nove mesi le diede la caccia per monti e per valli.

Infine Britomarti a cui il re repelleva da vomitare si gettò a mare e venne salvata da un gruppo di pescatori. Britomarti si lamenta coi pescatori: "Ma perchè non vi fate..." poi però.. magari si accorge che erano abbronzati e vigorosi, mentre il re...

In un altro mito fu salvata da Artemide, protettrice delle vergini, e trasformata in Dea. La sua immagine, simile a quella di Artemide, con cui è spesso identificata, compare su monete di Creta e di alcune città della Grecia, dove sorgevano i suoi santuari.

Va bene, diciamola tutta, questo è un mito successivo e patriarcale. Vi sembra che questa tipa abbia paura di qualcuno e voglia suicidarsi? Ma non scherziamo, è Lei che governa il mondo, Lei è più antica di Zeus, che è una corruzione di Deus.


LA DOMINA

Insomma lei era la Dea, cioè la Diva, o la Dia, il Deus e il Divo deriva da lei. Lei è la Domina, il Dominus deriva da lei. Lei è la Donna (che vuol dire Domina, la Signora e padrona), il Donno ("questi era per me maestro e donno..." Dante - Divina Commedia) deriva da lei. Domenica deriva significherebbe "Giorno della Signora" ovvero della donna nostra Signora, per i francesi il nome Domina è corrotto in Dame, come Notre Dame de Paris, perchè dama significa signora, e Madonna significa Mia Signora. D'altronde Adone significa  Signore, e proviene dal fenicio Adon, e forse pure l'etrusco Atunnis deriva da quello.

Ora tutte le antiche Dee Madri avevano i serpenti:

- Là, fra il Tigri e l’Eufrate, nel Paradiso Terrestre, la donna vinse, appropriandosi dell’energia del serpe primigenio, simbolo delle energie del profondo, l’istinto puro aderente alla terra. La mente artefatta però avanzava come Dio unico, Dio padre senza compagna, il Dio ebraico che ricaccia e calpesta le acque profonde risalenti verso l’acque di sopra. Per il Dio che vuole legge e non coscienza, Eva pecca e si perde. -

Serpente, drago, leviatano, mostro degli abissi o della terra, sono la stessa cosa, vissuti bene o male a seconda della consapevolezza che si ha nel profondo: c'è un mostro dentro di noi? Ci fa paura e nel contempo ci chiama ed affascina come il serpente? Ci fa paura il mondo o l'ombra scura dentro la nostra anima? Forse lo sconosciuto della natura è terrifico come il nostro mondo interiore, forse basta conoscere il nostro microcosmo per liberare il macrocosmo.

A Creta la Dea Britomarti agitava con le braccia alzate i due serpenti, o aveva una gonna formata da un unico serpe avvolgente… ed Ercole strangola due rettili nella sua culla.

In Grecia la Grande Madre Atena , nel Museo Nazionale d’Atene, spalanca col braccio alzato il suo manto di serpi, e le sue divinatrici sono le pitonesse.... e Apollo uccide il Serpente Pitone.

Come mai il femmnile gestisce i serpenti e il maschile li uccide? Semplice, il maschile ha paura.

E di cosa ha paura? Di perdere il controllo e cadere in balia dell'inconscio... ovvero: ha paura di avere paura.

E allora parliamo del SERPENTE.

Il serpente è l'energia della Terra, quella che dalla terra non si stacca, ed è un bene, perchè noi umani siamo tutti staccati... dall'istinto.

Ma il serpente ha due valori, uno collettivo e uno personale. 

Il primo è l'astrale, il mare magnum in cui navighiamo senza saperlo, quello responsabile dei miracoli e delle follie collettive, insomma c'è il positivo e il negativo, il primo vuole aiutarci, il secondo distruggerci. 

Per giungere all'astrale positivo occorre superare indenni quello negativo.. e non è facile. Però anche se non abbiamo compiuto questa operazione, l'astrale positivo, se c'è del positivo in noi, cerca di aiutarci, in genere mediante incontri positivi.  

Quindi noi abbiamo un inconscio personale ed uno più impersonale, quello che Jung chiamò "Inconscio collettivo" e che nessuno ha mai saputo dire cosa fosse. Jung si guardò bene dallo spiegarlo, altrimenti lo rinchiudevano.

L'astrale positivo, come quello negativo, derivano dagli umani, e sono entità, o Enti, intelligenti, un po' come gli angeli e i diavoli, solo che Dio non c'entra un piffero, è una cosa tutta umana.

Dunque venire a contatto con l'astrale negativo può provocare (gli antichi avvertivano) morte o follia. Naturalmente la morte per infarto. Noi siamo separati dall'astrale collettivo, nel bene e nel male. La nostra mente ci chiude come può farlo una scatola. C'è chi decide di aprire la scatola e andare oltre... ma è faccenda per pochi.

Insomma, il serpente è l'istinto che la Dea gestisce, l'energia degli uomini e della terra tutta. Molti uomini, che hanno paura dell'istinto, lo sopprimono dentro di loro, e diventano zombi. Avete presenti certe voci atone dei preti quando fanno la predica? Ecco, lì l'istinto non c'è più.



SAN GIORGIO E IL DRAGO

Ma il serpente è pure drago e sfinge, per la Chiesa demone. Mentre il patriarcale Perseo libera la fanciulla dal drago (ma il drago in realtà voleva mangiare lui non la fanciulla incazzata con lui) e il patriarcale chiesistico S,Giorgio ammazza il drago cattivo. E' la Leggenda Aurea scritta tra il 1260 e il 1298.

DEA DEI SERPENTI
EGIZIA XIII
DINASTIA
La storia va così: in una città chiamata Selem, in Libia, città inesistente nella storia ma non importa, c'era uno stagno con un drago che sputava fuoco e distruggeva tutto. 

Per salvare le loro vite i cittadini gli offrivano due pecore al giorno, ma poi le pecore scarseggiarono e furono costretti a offrirgli una pecora e una giovane tirata a sorte. Perchè una giovane e non un giovane? Che domanda, è una storia cristiana, per cui le donne sono sacrificabili, i maschi no!
Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene. E che cavolo, va bene che è una donna, ma è una principessa, vogliamo rispettare le classi sociali?

Però il re era un buon padre, per cui offrì il suo patrimonio a metà del regno, ma la popolazione si imbestilì, per le loro figlie non aveva mosso un dito.
Così alla fine il re dovette cedere (bravo padre un corno, perchè non ci andava lui a posto della figlia?) e la giovane rassegnata si avviò verso lo stagno per essere offerta al drago. In quel momento passa lì cavaliere Giorgio, il quale rassicura tutti, lui è un esperto di draghi. 

Poi disse alla principessa Silene di avvolgere la sua cintura al collo del drago, (ma era un drago o un cagnolino?) e questi prese a seguirla docilmente verso la città. 
Gli abitanti erano terrorizzati, ma Giorgio li tranquillizzò: 
«Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io creerò il mostro... pardon, volevo dire: ucciderò il mostro». 

Allora il re e la popolazione si convertirono e il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi. Ma che tipino di cuore, non ammazza il drago mentre era selvaggio ma non appena ammansito lo ammazza. E' un monito cristiano: non vi fate ammansire perchè vi si mettono all'anima. (aho, lo ha fatto S. Giorgio, mica io).



SOTTO LA MADONNA

Insomma drago, serpente e demone sono un tutt'uno, la Chiesa lo sa bene perchè ne ha infilato uno, di serpente, sotto il piede leggiadro della Madonna che obbediente lo calpesta a dovere, in barba alla femminilità del suo simbolo.

Ma come non bastasse ne ficca uno pure sotto il piede dell'arcangelo Michele, stavolta infilato sulla lancia come fosse allo spiedo,, e per maggior chiarezza a volte invece del serpente ci mette il diavolo Ergo: serpente = diavolo. Se lo volete capire...

Eva invece era birichina e si fece sedurre, non gridò: "ODDIO IL SERPENTE!". Veramente nemmeno Euridice gridò, la sfigata sposa di Orfeo, ma perchè non lo vide proprio, come dice Pindemonte (Epistole “A Giovanni Pozzo”):

Tra l’alta erba non vide orrido serpe
Che del candido piè morte le impresse
.”

La colpa non è tutta della chiesa, come si vede il patriarcato già ci aveva messo del suo.
Insomma negli antichi miti, ovunque mostri da abbattere, ma nessuno gli diceva che stavano dentro di loro e non fuori? 
Ma già, Freud non era ancora nato.

Insomma nel matriarcato li gestiscono e nel patriarcato li uccidono. E Athena? Che cavolo ci fa col serpente ai suoi candidi piedi?


MITO DI PANDROSO

Atena consegnò alle sorelle Aglaura, Erse e Pandroso un paniere col divieto di aprirlo. 

Nel paniere era nascosto Erittonio appena nato, frutto degli amori di Efesto e Gea. Pandroso (per altri invece è Aglaura) curiosa volle aprirlo e vi trovò il bambino mostruoso che al posto delle gambe aveva la coda di serpente. 
"Oddio oddio un serpente!" a quella vista fu presa da un orrore così grande da precipitare con le sorelle dalla rocca della cittadella.

Ma questo è un mito patriarcale, e si capisce per quanto è sciocco, ma ce n'è anche un altro, sempre patriarcale ma più antico, secondo cui Pandroso che si chiamava anche Pandoro, e da qui a Pandora il passo è breve, per la curiosità di guardare nel paniere scoprì un serpente che la morse (così imparava) e poi sparì dentro al tempio, ma si nascose così bene che nessuno riuscì mai più a trovarlo. In seguito a ciò, guarda caso, vennero istituiti i Sacri Misteri.

Ecco qua, la donna, che in realtà era l'antica Dea Pandoro, ovviamente una Dea delle messi (pane d'oro) commette un errore e guarda dove non deve... e che ti scopre? Il simbolo dell'antica Dea, la Terra, altro che gli Dei sull'Olimpo! Scoprire il proprio istinto, ovvero scoprire il proprio serpente che mette in comunicazione col serpente universale, cioè la divinità del cosmo, e si scopre come funziona.

Ecco il perchè dei Sacri Misteri, perchè è una scoperta per pochi, perchè la verità solo pochi sanno sopportarla. I più preferiscono il Dio sulla nuvoletta che premia e castiga.

DIVINITA' INDU'
Roberto Calasso fa un po' e un po', non ha capito però filosofeggia: 

" Il Serpente Pitone è vicino a Dioniso, il dio nato da Zeus serpente, scortato da fanciulle che s’annodano un serpente attorno alla fronte, come un nastro.

Pitone precede Apollo nel vaticinio, ed è sepolto anch’esso nell’adyton, sotto l’omphalos. 

Per questo Dioniso, il Vicario di Apollo, durante la sua assenza iperborea, si rivela nemico del Dio, in quanto emanazione di Pitone, contro la potenza d’Apollo che lo uccise e lasciò putrefare al sole." 

Precisiamo: Zeus serpente è il Grande Padre che si è fregato il simbolo della Grande Madre. Ma fregarlo non basta, per cui Apollo uccide il serpente. Infatti Apollo, ovvero i suoi sacerdoti, non sanno più oracolare.

E quando mai i maschi hanno saputo oracolare? Luciano infatti lo sputtana di brutto:

- Apollo poi - scrive Luciano - pretende di saper tutto, tirar d’arco, suonare la cetra, fare il medico e l’indovino e, messe su delle botteghe di mantica, una a Delfi, oltre a Claro, a Colofone e a Didima, imbroglia chi gli chiede un oracolo, dando responsi oscuri e ambigui rispetto all’alternativa posta dalla domanda, per poter sbagliare senza pericolo. E si arricchisce con questo sistema, perché son molti gli sciocchi che si lasciano ingannare. -

La divinazione maschile, diciamolo pure, fu un fiasco, ma pur di non lasciare spazio alle donne, i maschi avrebbero fatto carte false. Il serpente diventa Zeus o nasce da Zeus (gulp! Indovinate da dove glie sce fuori?); Dioniso, figlio di Semele, la Luna senza marito, diventa figlio di Zeus, poi diventa il serpente nemico di Apollo, però Apollo usa il serpente per il vaticinio, come fa se l’ha ammazzato in precedenza e lasciato putrefare al sole? Che guazzabuglio! La religione maschilizzata crea un mare di incongruenze.

E l’omphalos, l'ombelico del mondo, quello intorno a cui si attorcigliava il serpente, era proprio un ombelico? In un certo senso si, era l'ombelico del mondo che veniva partorito dalla Grande Madre, ma come aspetto no, era un cono, un albero, un’ara rotonda, una piramide, o un cumulo a punta, in genere con una rete incisa, a ricordo delle squame del serpente. 

La roccia con la rete a rombi come la pelle del serpente passa al maschio Apollo, che si crede il vincitore delle tenebre. Ci credettero finchè non comparve Sigmund Freud che spiegò tutto:
" Ma quale vittoria delle tenebre: è rimozione.. RIMOZIONEEE! " Ma in quanti l'hanno capito?

A Roma, sotto la basilica di S. Clemente e nel palazzo Barberini a Palestrina, il Dio Mitra spunta da una roccia a rombi: s’è fregato l’omphalos (e pure il serpente che gli scorrazza ai piedi).. 

L’albero di Maggio, o albero dell’abbondanza, o della cuccagna, deriva dall’albero primordiale, l’Albero della Vita, icona della Dea Madre, ovvero omphalos, e pure albero di Natale dispensatore di doni. L’ara tonda si trova negli antichi templi, a volte in mezzo ai boschi, in pietra o scavata nella roccia. 

Insomma la Dei dei Serpenti è la Madre Primigenia, quella senza marito ma con mille amanti che copula e partorisce alla grande (chi non vorrebbe?).

E' antica quanto il mondo, è l'Astarte, Inanna, Hator, Iside, Afrodite e la Dea Serpente-Arcobaleno delle isole Haiti, e le Veneri Steatopige, tutte Dee corredate di serpenti mentre la religione cattolica pone il sacro serpe sotto il calcagno della Madonna, ripristinando poi di straforo la festa di S. Antonio con la statua piena di serpenti nella processione dei serpari.



DEA SALUS 

Un tempo sacri alla Dea Angizia, e non solo, in quanto Dea della salute, Dea Salus, venne trasferita in diversi paesi del sud pure a S.Domenico, che nella ristretta mentalità dei preti, liberava dai morsi dei serpenti, e addirittura faceva uscire dallo stomaco delle persone serpenti che vi erano penetrati. 

UREUS
Si erano già dimenticati di Asclepio o Esculapio che forte del simbolo del serpente fregato alla Madre Terra se ne fregiava a sua volta troneggiando nel tempio-ospedale dell'Isola Tiberina a Roma.

Il serpente era simbolo non solo della Terra, non solo dell'istinto, ma pure della guarigione.
Ma pure la Madonna qualcosa ha a che fare, non viene invocata nel rosario come SALUS INFIRMORUM (salute degli infermi)? Ma copiano proprio tutto!

Quanto si può star male infatti quando releghiamo al buio il nostro istinto e andiamo avanti solo di testa, cioè con la mente? I depressi lo sanno benissimo. Del resto chi può curarti se non la Dea Madre? Se aspetti il Dio Padre stai fresco.

Cosa resta del culto del serpente? L'insegna delle farmacie, della coppa e del serpente che ne esce fuori, che tende però ad essere sostituito oggi con una croce a luci intermittenti (così è contenta la chiesa che non ama i simboli pagani):
"ri - cor - da- ti  che  il Cris - to  si  è  cro - ci fi- sso   per  te" (è l'intermittenza della croce).

"NON SAPEVO QUANTO LA MIA ANIMA FOSSE VUOTA FINCHE' NON E' STATA RIEMPITA" dichiara Re Artù bevendo l'acqua del calice del Graal. Eh già, si è bevuta la coppa col serpente dentro, e torna a vivere.

"SE NON MI IMMERGO NON MUOIO MA NEMMENO VIVO"

1 commento:

  1. Bellissimo questo articolo! Vorrei fare due chiacchiere con l'owner del blog ☺️

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