venerdì 22 febbraio 2013

LE STREGHE - II


- Che l'uomo tema che le donne abbiano un'intelligenza più acuta della loro?
- Che l'uomo tema che le donne abbiano una sensibilità nel mondo sottile che essi non hanno?
- Che l'uomo tema che le donne, e solo loro, sappiano fare magia?

Da come si sono comportati con le donne direi di si. Per 25000 le hanno seguite e venerate, poi improvvisamente hanno deciso che il potere dovesse passare a loro, e nel modo peggiore.



LE MALEDETTE DONNE

- Erodoto (Libro I) ha una certa ammirazione per i Persiani:
 “Prima dei cinque anni il bambino non si presenta mai al cospetto del padre ma vive assieme alle donne. Fanno questo perché, se il bambino muore nel periodo dell'allevamento, il padre non ne debba soffrire...” (Poverino perchè dargli questo dispiacere?)
Quando vengono a sapere di qualche usanza piacevole, da qualunque parte provenga, subito la adottano: per esempio hanno imparato dai Greci a praticare l'amore con gli adolescenti...”
(Ma guarda, quei pedofili dei Persiani si che sapevano vivere!) 
Ogni Persiano può sposare legalmente molte donne e ancora più numerose sono le concubine che si procura.... “ (Niente di nuovo, è realtà ancora oggi in molti paesi e in molti altri i maschietti lo sognano)
Quei partiti dal Pritaneo di Atene, che ritenevano di essere i più nobili fra gli Ioni, non portarono con sé le donne nella nuova colonia, ma si procurarono mogli in Caria, uccidendone i padri.” (Ma che brave persone!)
A causa di questo delitto tali donne si imposero come regola con tanto di giuramento, e la trasmisero alle figlie, di non mangiare mai in compagnia dei mariti e di non chiamarli mai per nome; e ciò perché avevano ucciso i loro padri e mariti e figli e, dopo, se le erano sposate. Questo è quanto avvenne a Mileto.”  (Certo massacrando le donne c'è più gusto che a fare sesso)
Sempre per Erodoto “Il silenzio dà alle donne la grazia che loro si addice.” (Già, perché non soffrono in silenzio?)

Plauto ama l'umorismo, magari un po' pesantuccio “Pensa a quanto è saggio un topolino, non affida mai la sua vita ad un solo buco....”

Aristofane “Non c'è nulla al mondo peggio delle donne impudiche, tranne forse le donne.”

Così i romani odiavano le donne ma non il loro corpo, tanto è vero che Venere era la Dea più amata. Col cristianesimo invece inizia anche la flagellazione del corpo e la demonizzazione di quello femminile.



IL MALEDETTO CORPO


San Bernardino da Siena

S. BERNARDINO
Il corpo è un involucro vergognoso, immondo e “fetido a tal punto che basta a sfigurare l’anima pura e immacolata che vi è immersa”, predicava San Bernardino da Siena nel XV secolo. Nelle sue prediche stigmatizzò "l'abominevole peccato della maledetta soddomia", cioè odiava i gay, e faceva baciare ai fedeli delle tavolette di legno incise con il monogramma JHS sormontato da una croce e attorniato da un sole. L'uso di prostrarsi e baciare immagini è del tutto orientale, i Romani non si inchinavano, non si prostravano e non baciavano alcunchè, perchè erano altamente civili.

In una delle prediche San Bernardino rimprovera una donna cieca che aveva speso ciò che aveva per vedere. "Non avendo costei più da spèndare, vennele d’andare a santo Ilarione e costui le dimostra come ella poteva fare meglio, se avesse dato a’ pòvari di Dio, sarebbe stata guarita. Allora essa pentendosi non averlo fatto, pregava Iddio le desse sanità. Vedendola costui in buona disposizione, tolse uno poco di sputo, e poselele in sugli occhi, e subito fu liberata". Era un principio cristiano rivolgersi a Dio anzichè ai medici, perchè si peccava di aver più fiducia nei medici che in Dio.

Ma più interessante ancora è la predica sulle:



STREGHE

"Elli fu a Roma uno famiglio d’uno cardinale, el quale andando a Benivento di notte, vidde in sur una 
aia ballare molta gente, donne e fanciulli e giovani; andò dove costoro ballavano, pure con paura, e a poco a poco vidde che erano giovanissimi; e s’assicurò tanto, che elli si pose a ballare con loro. E ballando tutta questa brigata, elli venne a sonare mattino e tutte in subito si partirò, salvo che una,  che ella volendosi partire coll’altre, costui la teneva: ella tirava, e elli tirava. Vedendola sì giovana, elli se ne la menò a casa sua: e la tenne tre anni con seco, che mai non parlò una parola. E fu trovato che costei era di Schiavonia. Pensa ora tu  come questo sia ben fatto, che elli sia tolto una fanciulla al padre e a la madre in quel modo. E però dico che là dove se ne può trovare niuna che sia incantatrice o maliarda, o incantatori o streghe, fate che tutte siano messe in esterminio in tal modo, che se ne perdi il seme; ch’io vi prometto che se non se non se ne fa un poco di sacrificio a Dio, voi ne vedrete vendetta ancora grandissima sopra a le vostre case, e sopra a la vostra città".
Quindi il famiglio del cardinale non aveva colpa, perchè le donne sono streghe e maliarde. Ergo non sono gli uomini che non sanno tenersi il sesso nelle mutande, ma sono le donne ad essere diaboliche.


Ora capite perchè la Chiesa abbia fatto Santo Bernardino, perchè odiava le donne.

Se la donna è peccaminosa dovrebbe esserlo anche l'anima, ma qui avviene il miracolo, con il cristianesimo tutti hanno un'anima ma nessuno sa cosa sia. Tutti ce l'hanno, è immortale e non solo non si vede, ma neppure si sente. Bisogna andare a fiducia, se la Chiesa dice che c'è ci sarà. A tutt'oggi se chiedi a un cristiano cosa sia l'anima non sa rispondere.


S. AGOSTINO
Sant'Agostino

Il rifiuto del corpo a favore dell’anima è la nuova religione demenziale caldeggiata da sant’Agostino:

 il coito, quantunque consumato fra due coniugi, è comunque cosa immonda, le donne sono delle meretrici, i suoceri dei paraninfi, e il letto coniugale “un bordello.
 È nell’ordine della natura che le mogli servano i loro mariti ed i figli i loro genitori, e la giustizia di ciò risiede nel principio che gli inferiori servano i superiori […] La giustizia naturale vuole che i meno capaci servano i più capaci.
- l’unico scopo per cui la donna esiste è quello di procreare, occuparsi della casa e compiacere l’uomo.
-  la concupiscenza ha trasmesso il peccato originale;
- il peccato originale è un retaggio che l’umanità si trascina dietro attraverso l’atto sessuale (Sorcinelli 2006, VII-IX) 


Ora capite perchè la Chiesa abbia fatto Santo Agostino, perchè odiava le donne.

Il bello è che il peccato originale non è considerato dalla chiesa un peccato sessuale, bensì un peccato di disobbedienza. E qui i Padri della Chiesa si sono arrovellati per dare un senso a ciò che senso non aveva. Siamo peccatori perchè gli avi degli avi degli avi, vale a dire i Neanderthal che vagavano nell'Eden si sono fregati una mela?
Ma se era proibita perchè il "buon Dio" gliel'ha messa sotto al naso, magari un recinto no? Che diamine, Dio voleva metterli alla prova! Ma questo Dio non aveva niente da fare tutto il giorno?

- La condanna della luxuria da parte di Sant’Agostino (354-430) e dei piaceri della gola (crapula) è in realtà la condanna del piacere. Dio non ci vuole allegri e soddisfatti, ci vuole avviliti, colpevoli ed emaciati.


- Tommaso d’AquinoPer quel che concerne la natura individuale, la donna è difettosa e mal nata, poiché il potere attivo del seme maschile tende alla produzione di un essere perfetto nella figura di un individuo di sesso maschile, mentre la nascita di una donna deriva da un malfunzionamento di questo seme” (Summa 9.1.1).

Ora capite perchè la Chiesa abbia fatto Santo Tommaso, perchè odiava le donne.


- Di Paolo di Tarso che dire: secondo lui nessuna turpitudine è paragonabile alla donna, e che a causa sua siamo stati condannati alla morte.
- “L’uomo non deve coprir col velo la testa, perché egli è immagine e gloria di dio: e la donna è gloria dell’uomo, poiché non viene l’uomo dalla donna, ma la donna dall’uomo, né fu fatto l’uomo per la donna, ma [viceversa].
- Per questo essa deve tenere tenere sulla testa il segno della sua dipendenza; per via degli angeli. Però, nel Signore la donna è indipendente dall’uomo; poiché, come la donna è dell’uomo, così l’uomo nasce tramite la donna, e tutto è da dio!
SAN PAOLO
- Giudicate voi stessi: è decoroso per la donna pregare senza velo? Non insegna la natura stessa che se l’uomo porta i capelli lunghi è per lui disonore, mentre per la donna la capigliatura lunga è gloria,
giacché le è stata data in luogo di velo?” (1 Corinzi 11.7-16).
- Voglio che le donne s’abbiglino in modo decoroso, con verecondia e modestia, non in riccioli e oro o perle o vesti preziose, ma come si conviene a donne che fanno professione di pietà, con opere buone.
- La donna impari silenziosa e in tutta soggezione; di far da maestra alla donna no, io non lo permetto, né di dominare sull’uomo, ma se ne stia in silenzio. Poiché prima fu plasmato Adamo, poi Eva. Adamo non fu sedotto, ma fu la donna a lasciarsi sedurre, e cadde in errore; sarà salvata con la procreazione di figli, purché rimanga nella fede, nella carità e nella modestia” (1 Timoteo 2.9-15).
- Le donne siano soggette ai loro mariti come al signore, perché il capo della donna è l’uomo così come Cristo è capo della chiesa (Efesini 5.22-32).
Il santo prescrive alle donne di Corinto di osservare il silenzio nelle assemblee cristiane, conformemente al costume della Chiesa: “Come in tutte le Chiese dei santi, le donne tacciano nelle assemblee; non è permesso loro prendervi la parola; si tengano in stato di sottomissione, così come la legge stessa dice. Se desiderano istruirsi su qualche punto, interroghino i loro mariti a casa loro; è sconveniente per una donna parlare in una assemblea” e nella lettera a Timoteo “La donna ascolti l'istruzione in silenzio con una totale sottomissione. Non permetto alla donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; se ne stia tranquilla.”
- San Paolo precisa che la donna è inferiore all'uomo perchè è stata creata con la sua costola, quindi è stata creata per l'uomo, e non l'uomo per la donna. Nel peccato originale poi la donna è stata più colpevole dell'uomo e si è lasciata ingannare dal demonio:
- "Le vedove giovani trascurale, perché quando sono diventate tracotanti con Cristo, vogliono rimaritarsi, avendo la condanna d’aver rotto la prima fede; e insieme sfaccendate, si abituano ad andare in giro per le case; non solo bighellone, ma anche chiacchierone, ciarliere, curiose, e parlano di ciò che non devono".
- Perciò voglio che le più giovani si sposino, facciano figli, governino la casa di modo da non dare occasione di maldicenza all’avversario, e già alcune si son sviate andando dietro a Satana” (1 Timoteo 5.11).


Ora capite perchè la Chiesa abbia fatto Santo Paolo, perchè odiava le donne.

Ma ci avete fatto caso che i santi erano sempre bruttini e incacchiati? Non ci si aspetterebbe un aspetto sereno e benevolo?



LUNA E MAGA

- Pallida luna, bianca face evocatrice di anime,
levatrice di vivi e di morti, 
ti rispecchi nelle acque calme come Narciso 
e rimandi a ognuno il pallido riflesso 
di quel che fu o avrebbe potuto essere, 
la sua essenza segreta, 
SACERDOTESSE ETRUSCHE
ma sei più del satellite cui approdarono 
gli astronauti nei gelidi scafandri. 
Sei la madre dal volto velato, 
soccorritrice dei viandanti tra i mondi, 
guida agli eroi che discendono all’Ade,
porta dionisiaca all’ebbrezza del fuoco sacro, 
complice degli amanti disposti a lasciare
i comodi giacigli per aprire la porta 
a incertezza e rischi, 
a lasciarsi portare dai tuoi argentei flutti, 
per approdare nel buio della tua faccia oscura: 
“L’altra faccia della luna”-

- Cosa resta dell’abbandono orgiastico delle antiche sacerdotesse? -

- Noi ti seguiamo, Madre Bianca, e non tradiamo il ciclo vitale con le fantasie anguste degli uomini, che s’agitano nella scatola come farfalle impazzite.

- Non pensiamo che vivere sia il binario di studio-matrimonio-lavoro-figli-nipoti, in una corsa senza senso, o col senso di un Dio padre che giudica e non comprende, e che non ci ama. 

- Tu sai delle buie foreste, dei mari profondi, delle valli ombrose e del fuoco bruciante dei deserti. Fosti vacca celeste, orsa, scrofa, coccinella, lepre, pernice, asina, capra, cavalla, lupa, scorpione, coccodrillo, ape, civetta, corvo, ippopotamo, elefante, leonessa, gatta e delfino, fosti Dea animale perchè non disdegnasti nulla della tua natura, non nascesti povera, anzi non nascesti affatto, e fosti generosa di latte. 

- Fosti anche Dea pianta, come alloro, noce, quercia, ligustro, finocchio, platano, cotogno, mirto, verbena, abete, cipresso, vischio, agrifoglio, cocco, olegastro, sambuco, melo, melograno, ontano, ginepro, pino, belladonna, biancospino, acacia, assenzio, nocciolo, tasso, giusquiamo, gelso, faggio, fico e salice. 

- Hai visto gli animali susseguirsi sulla terra, le ossa trasformarsi in polvere, la gazzella divenire pasto del leone, e sei stata gazzella nell’agonia di morte, e leone bramoso, che nella gazzella vede solo cibo, e non sa della sua vita avventurosa, di ciò che ha scoperto e sentito. 

- Tu vedi gli uomini sterminare uomini e animali, e non capire che in ogni vita c’è una storia, dai passi incerti del cucciolo alla scoperta del mondo, alle paure, all’entusiasmo, alla sofferenza e alla gioia.

- Vedi gli uomini indifferenti agli uomini, o nemici, e indifferenti agli animali, o nemici, perché non sanno guardarsi nell’anima, che non vedono se stessi negli altri. -
.. che non vedono sè stessi nè gli altri... nè il pianto degli uomini.. nè il loro stesso pianto...

Perchè la Luna è maga?
Perchè è il mondo del divenire, della trasformazione. Una delle poche teorie della fisica non confutata dalla fisica è che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.

La magia è trasformazione.
Ma torniamo alla storia:



LE SIBILLE

- Plutarco nel mito della “Sibilla divenuta la Faccia della Luna”, ne fa la fonte delle varie forme di divinazione nel culto italico. In un anonimo “De origine gentis romanae” si dice che Enea, fuggito da Troia, sbarcò nel Lazio da cui raggiunse “la Sibilla che profetava il futuro ai mortali e viveva nella città dei Cimmeri”.

- Per Virgilio la Sibilla utilizzava foglie di quercia, comunicava con gli spiriti, viveva nella grotta, parlava in stato di trance e nell’Eneide l'ambientò nell’Antro di Cuma. Tutte chiacchiere?

- Per Plutarco Romolo fondò Roma seguendo i “riti misterici” italici di primavera, capperi, allora c'erano.

- Numa Pompilio, successore di Romolo, vi introdusse le principali divinità sabine come Giano, Vesta, Marte e Diana Nemorense (Nemesi-Nortia). Per alcuni consultava l’oracolo della quercia Egeria nel bosco di Nemi, per altri aveva sposato la Ninfa Egeria assicurandosi la consulenza a vita.

- Tarquinio Prisco stabilì le consultazioni dei “Libri fatalis” o “Libri Sibillini”, dove si indicavano rituali, leggi e oracoli che furono custoditi nel Campidoglio dedicato alla “triade capitolina”.

- Varrone identificò la vecchia profetessa dei Libri Sibillini con la Sibilla Cumana, e gli oracoli sibillini circolavano in tutto il territorio italico a livello popolare. Da Augusto a Tiberio, l’impero cercò ripetutamente di raccoglierli come un tesoro prezioso. Chiacchiere anche queste?

- Le sibille erano ormai talmente famose che la chiesa cattolica le fece precursori del cristianesimo. E ti pareva che non si acchiappasero anche quello. L’oracolo dei Monti di Norcia divenne tempio della Sibilla cristiana, e la Chiesa pubblicizzò al punto che intorno al 160 d.c. si formarono sette cristiane che riconoscevano nella profetessa la massima autorità del cristianesimo. (sai che rabbia..)

- Costantino pose le basi per la religione di stato emarginando quelle pagane, però: Sant’Agostino inneggiò alla santità della Sibilla, mentre Ermes d’Aquileia interpretava e stiracchiava i suoi oracoli in base alla morale cristiana. 

- Così le antiche profezie sibilline ricomparvero sotto il nome di “Oracula Sibyllina”, riportando alla luce elementi classici alquanto epurati.

- Profezia e magia si diffusero in tutti i templi delle divinità del destino, come quelli della Dea Preneste e dell’Argentea Nortia, nei templi della Dea Fortuna o Bona Dea; si consultavano le Sortes (v. l'Antro delle Sorti della Dea Fortuna a Palestrina con i resti storici) e si svolgevano le “facturae” (sacrifici per ottenere incantesimi e malefici “facere rem sacram”).

- Insomma il popolo cercava la divinazione perchè i preti non divinavano, allora per evitare che tornassero al paganesimo la chiesa si inventò le sibille cristiane, che pur essndo vissute in epoche pagane, preconizzarono il Cristo.
Del resto fecero cristiano anche Virgilio perchè era troppo famoso, e perfino Augusto, perchè come  Giulio Cesare, rimasero amati e ammirati dal popolo anche dopo secoli, così che su di lui fiorirono leggende anche cristiane. Ecco quella riportata nelle Miracole di Roma:

SACERDOTESSA CARTAGINESE
"Al tempo di Ottaviano imperatore, i senatori, vedendolo così magnifico, perché ai loro occhi non aveva uguali, e latore di tanta prosperità e di tanta pace che l'intero mondo gli porgeva tributo, dissero che lo volevano adorare, che in lui vi era santità, e che se ciò non fosse stato vero, egli non avrebbe avuto prosperità in ogni cosa. Ottaviano parlò, e chiese ai senatori un termine, e fece chiamare a sé la Sibilla Tiburtina, e tutto quello che avevano detto i senatori, egli riferì alla Sibilla. La quale chiese un termine di tre giorni. 
E la Sibilla digiunò tre giorni in quel palazzo, e poi rispose ad Ottaviano e disse: "Misericordia o imperatore, questo è il segno del giudizio. Il tuo sudore rifonderà la terra. Dal cielo deve venire il re del mondo, forse a te è data licenza di vederlo". 
E in quell'istante il cielo si aprì, e su di lui discese una gran luce, ed Ottaviano vide in cielo una giovane donna incoronata di splendido aspetto su di un altare molto bello, e teneva in braccio un bambino. Ed Ottaviano ne ebbe gran meraviglia, ed udì una voce che così diceva: 
"Questo è l'altare del figlio di Dio". Ed Ottaviano si gettò immediatamente a terra e adorò Cristo. Poi raccontò questa visione ai senatori, e costoro se ne meravigliarono molto. Questa visione ebbe luogo nella camera di Ottaviano imperatore là dov'è la chiesa di Santa Maria in Campidoglio, e da allora innanzi fu chiamata Santa Maria in Ara Coeli."

Tutto ciò per mantenere il principio cristiano per cui chi operava bene poteva essere solo cristiano, mentre chi operava male doveva essere pagano e diabolico.



LE VERE STREGHE

Ma le streghe, ovvero la Magia, non si lasciava incantare dagli idoli, nè si lasciava torturare o acchiappare dagli aguzzini. Le streghe che gli inquisitori uccisero erano povere disgraziate fuori di testa o donne piuttosto belle odiate perchè desiderate, o che semplicemente lavoravano con le erbe.

Nessuno si stupisca che i preti desiderassero punire ed eliminare le donne che non potevano avere, perchè accade ancora oggi nei molteplici femminicidi che accadono in Italia.
Gli uomini uccidono le donne che non possono avere, perchè gli uomini sono più dipendenti dalle donne di quanto le donne dipendano dagli uomini.

Le vere streghe non si pubblicano mai, passano totalmente inosservate, sembrano persone qualsiasi e non proferiscono mai in pubblico cose che possano far semplicemente sospettare la loro vera natura.
Vero è che operano e si riuniscono tra loro ma sempre in modo insospettabile. La Magia è consapevolezza, e solo una persona inconsapevole può mettersi in mostra subendo dei pericoli.
Le streghe non si sacrificano, non si immolano e soprattutto non pongono a rischio la sorellanza.
Le streghe operano soprattutto a fin di bene, ma talvolta anche a fin di male, le streghe non sono mai schiave della morale, ma sono invece tanto sane da non compensarsi la vita col loro potere sugli altri.

Per cui, le vere streghe non le sospetterete mai.

1 commento:

  1. Come sempre interessante disamina, ogni volta che rileggo ciò che scrivi leggo sempre qualcosa di nuovo, è come una camminata nella quale la prima volta si vede qualcosa, nella seconda cose differenti, nella terza ancora altre, poi emerge il quadro generale, che contiene la trasformazione.

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