Ma la visita più importante alle isole fu quella dell'antropologo polacco (naturalizzato britannico) Bronisław Malinowski si recò nell'arcipelago per studiare con metodo nuovo, cioè sul campo, una cultura non occidentale. Molto importanti furono le sue descrizioni del sistema di scambio del "kula", tra culture diverse.
I partecipanti al Kula compivano viaggi anche di centinaia di km in canoa, sempre nel senso delle lancette dell'orologio, per scambiare doni di conchiglie rosse, in direzione nord e braccialetti di conchiglia bianca, in direzione sud. Lo scambio avveniva così solo tra braccialetti in cambio di collane e viceversa.
I doni circolavano continuamente, ad ogni visita che gli abitanti delle isole si scambiavano periodicamente. I preparativi per la partenza e gli scambi erano molto ritualizzati, ma contemporaneamente esercitavano anche un vero e proprio commercio, con scambio di oggetti ed alimenti di uso comune. Insomma lo scambio materiale era rassicurato dai buoni rapporti instaurati con il Kula.
Gli ornamenti scambiati avevano qualità magiche e un grande potere sugli spiriti del mare e delle spiagge, con una forma di religiosità animistica. Questo sistema religioso, unitamente ai metodi di coltivazione, delle pratiche magiche e sessuali della popolazione, spinsero molti ricercatori, tra cui lo psicologo Wilhelm Reich, a recarsi nelle isole per studiarne i vari aspetti antropologici
Alcuni studiosi sostengono che nelle isole Trobriand (Papua Nuova Guinea), si svolgessero addirittura orge comunitarie. Ma non è quello che ha raccontato Malinowski. La visione libera del sesso ha scandalizzato i sessuofobi missionari cattolici e i cattolici in genere, I bambini erano liberi di baciarsi e di fare i fidanzatini, cosa che spesso fanno anche oggi alla scuola materna e oltre, una cosa che cinquant'anni fa già faceva scandalo.
Inoltre gli adolescenti hanno rapporti sessuali liberi, grazie anche di una speciale istituzione: una casa dove i giovani fanno esperienze. E' la capanna "bukumatula", frequentata da giovani di entrambi i sessi, che vi praticavano la promiscuità sessuale, rientrando a casa loro solo per mangiare. Naturalmente non controllano le nascite e i figli che nascono sono solo della donna, che li alleva insieme con i suoi parenti.
Qui si inserisce l'orgoglio del pater familias: "Oddio, non si dà importanza alla mia paternità, si riconosce solo la maternità! Che somma ingiustizia!" E pure i missionari preti, che non hanno familias, si ribellano. Il fatto è che la società dell Trobriand è matrilineare, vale a dire che è un po' matriarcale, e per il matriarcato il sesso non è peccato.
E poi, di che si lamentano i maschi? Dei loro figli se ne sono sempre fregati. Se non fosse per le madri l'umanità si sarebbe estinta. Con la scusa del lavoro si defilano alla grande. In parte è anche colpa di quel testosterone che li ottunde, che gli racconta che devono essere capobranco, che devono avere tutte le femmine e che ai figli ci devono pensare le femmine. Viene da chiedersi: ma allora perchè si risentono se non vengono considerati padri?
Malinowski esaltò molto il principio dell' "osservazione partecipante", enfatizzando l'importanza dei contatti quotidiani tra lo studioso e i propri informatori. E ti credo, fino al allora tutti deducevano tutto senza calarsi nella realtà delle situazioni osservate. E' la stessa cosa che fece poi Conrad Lorenz con gli animali, perchè invece di osservare quei poveri disgraziati richiusi nei laboratori, li osservò sul campo. ma è solo la differenza tra chi ha cuore e chi non ne ha.
WILHELM REICH
Ma la mancata repressione sessuale fa paura ai maschi, perchè si ritroveranno alla presenza di femmine libere, così Wilhelm Reich venne perseguitato negli USA accusandolo di essere un visionario per la sua teoria orgonica, accusandolo pure di credere negli alieni, cosa assolutamente falsa, e mettendolo in galera solo perchè aveva violato una legge che proibiva di importare alcuni oggetti tra uno stato e l'altro degli USA.
Per una stupidaggine del genere venne trattato come un delinquente, per giunta sparsero la voce che avesse oltraggiato la corte, cosa assolutamente falsa. Lo condannarono senza la condizionale e lo maltrattarono talmente tanto in prigione che morì di infarto. Avevano ucciso un genio, tanto è vero che entrarono nel suo laboratorio pieno di macchinari e di appunti e distrussero assolutamente tutto.
Se davvero erano sciocchezze perchè distruggerle? Avrebbero potuto dimostrare l'infondatezza delle sue teorie, invece distrussero tutto come avessero il terrore che qualcuno potesse riconoscere il suo genio e seguirlo. Piccola curiosità, nelle Trobriand non accadevano stupri nè violenze. E i racconti delle femmine che torturavano i maschi era pura invenzione.
Nelle Trobriand, come del resto in tutte le comunità matriarcali non esisteva nè sadismo nè masochismo, soprattutto perchè non esisteva l'abuso dei minori, oggi usatissimo nella nostra civiltà. Inoltre non c'era omosessualità ma con l'avvento dei preti in loco nacque l'omosessualità. Strano no?
A quasi 100 anni di distanza, la situazione e le usanze non sono cambiate. Tradizionalmente orticoltori, allevatori di maiali (soprattutto a fini cerimoniali) e pescatori, oggi producono copra e oggetti di artigianato per i turisti. La parentela è matrilineare e il sistema politico si basa su capi ereditari che hanno un’autorità limitata.
ODDIO MI MANCA L'EDIPO
Secondo gli studiosi, a cui naturalmente Malinowski sta sul cavolo per aver esaltato una società matriarcale, egli avrebbe espresso idee contrastanti con alcuni capisaldi della psicanalisi freudiana, come l'universalità del complesso di Edipo. Ne "La vita sessuale dei selvaggi nella Melanesia nord-occidentale" (1929), stimolato dalla lettura di Totem e tabù dello stesso Freud, dimostrò concretamente l'estraneità dei modelli di società non-occidentalizzati rispetto a tale teoria. Nella società trobiandese, infatti, il complesso di Edipo si manifesta col desiderio di unirsi alla sorella e con l'avversione per lo zio materno, a causa della differente famiglia nucleare.
Non è vero:
- Falsa l'avversione per lo zio materno, che in genere è quello che si occupa del bambino, ma non più di tanto, perchè il bambino è di tutte le mamme, ovvero tutti i bambini sono di tutte le mamme e tra gli uomini gli sta più vicino il fratello della madre.
- Se i giochi di mostrarsi i genitali fosse segno di un interesse alla copula avrebbero ragione, ma la curiosità verso i genitali non indica assolutamente un desiderio di accoppiamento. Ai bambini l'idea dell'accoppiamento fa schifo, poi cambiano idea da grandi. (Fanno eccezione i bambini abusati, a cui fa schifo sempre o il contrario, lo cercano sempre).
Non è vero:
IL COMPLESSO DI EDIPO
Basta, non se ne può più, il Complesso di Edipo non esiste, se lo inventò S. Freud per non perdere lo studio privato e il posto in clinica come neurologo e per non essere linciato da tutti i benpensanti. Freud, come scrisse in una lettera all'amico Fliess, fu costretto a ritrattare e a fingere si trattasse di fantasie incestuose. Invece si trattava di veri e propri abusi.
La Società junghiana, che ha avuto il coraggio di pubblicare il colpevole amore di Jung con la sua paziente, ha più volte richiesto alla Società freudiana di pubblicare la lettere di Freud all'amico Fliess, ma a tutt'oggi non c'è stata risposta.
Pertanto le Trobriand erano un paradiso, gli studiosi dei maschilisti, Freud uno che pagò col cancro il suo comprensibile silenzio. Nel matriarcato o nelle società derivate l'abuso non esiste, C'è di che riflettere.
“In oltre non c’era l’omosess, ma con l’avvento dei preti [cattolici] arrivò l’omosessualità “
RispondiEliminaNon ho capito questo passaggio, che cosa intendi?
Che non c'era la separazione tra omosessualità ed eterosessualità, ognuno poteva essere come gli pareva, magari a volte l'uno e a volte l'altro, nessuno gli prendeva le misure.
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